48 milioni, è questo il numero degli italiani che attualmente – stando ai dati comunicati dall’Aire – risiedono all’estero dopo aver abbandonato l’Italia. Il cosiddetto fenomeno della fuga dei cervelli nasce come diretta conseguenza dei problemi didattici e lavorativi che hanno segnato il nostro Paese negli ultimi anni. E dato che da sempre, gli Stati Uniti d’America hanno rappresentato un sogno per i cittadini dello Stivale, ecco che anche adesso questa è una regola che viene fedelmente rispettata da chi lascia l’Italia per trovare la fortuna in terra straniera.
Fughe di ieri e di oggi: quali sono le differenze?
I problemi economici, seppur non paragonabili, sono stati fondamentali sia per il fenomeno migratorio vissuto all’inizio secolo scorso, sia per la fuga che colpisce i cervelli del nostro presente. Anzi, sicuramente le generazioni passate erano ancor di più sfavorite in quanto a portafoglio, dato che non avevano le pensioni di oggi. Allo stesso modo, per chi paragona i due fenomeni, ci sono da sottolineare altre differenze: innanzitutto il razzismo nei confronti dei nostri avi, per non parlare poi del bassissimo grado di alfabetizzazione. Ed ecco la maggiore differenza: i giovani italiani che oggi lasciano il nostro Paese contano su una cultura di primo livello, al punto da finire per fare concorrenza all’Italia stessa.
Non solo cultura: anche la tecnologia ha il suo peso
Le differenze a livello tecnologico fra la fuga di ieri e quella di oggi sono altrettanto palesi: nei primi anni del ‘900, quando i nostri bisnonni decidevano di emigrare, facevano un autentico salto nel vuoto, e con non poche difficoltà a livello logistico, considerando la distanza fra gli USA e l’Italia. Oggi chi emigra può invece contare su una serie di strumenti utili, che facilitano la transizione e aiutano ad ambientarsi più in fretta. Tanto per citare qualche esempio: dal punto di vista logistico, ci sono aziende specializzate in traslochi negli Stati Uniti che si prendono carico di ogni dettaglio pratico e doganale. Ma il divario più grande è quello creato dall’avvento di internet. Oggi, esistono numerose app e siti web per aiutare le persone a trovare lavoro, una casa e persino un nuovo gruppo di amici con cui uscire per rafforzare la conoscenza della lingua. Grazie a internet, chi emigra negli Stati Uniti può notevolmente ridurre le distanze, con video chat per sentirsi e vedersi con i propri cari o amici. Infine, si sono create delle vere e proprie piattaforme, come italiansonline.net, una community di italiani all’estero per vivere e condividere la lontananza da casa con altri nella stessa situazione, trovare informazioni utili e scambiare pareri.