L’articolato mondo che vediamo oggi tra Sassa e Scoppito, fatto del ristorante ‘Cacio e Pepe’, della lavanderia, del B&B e della ditta di legnami, sono frutto del duro lavoro di nonno Luigi e nonna Ernestina, di papà Giuseppe e mamma Maria, di Luigi ed Emanuele, e della loro grande capacità imprenditoriale, commerciale e ricettiva.
La grande famiglia Massari, fatta di quattro generazioni (se si contano i piccoli pronipoti, figli di Luigi, che portano allegria nel ristorante, ndr), ci apre le sue porte e lo fa in puro “stile Massari”.
C’è Luigi ad attenderci che, con i suoi novant’anni portati benissimo, non si ferma mai.
Tutto inizia con lui.
MASSARI, L’AZIENDA DI LEGNAMI
«Sono stato sempre un uomo d’affari – racconta nell’intervista rilasciata al Capoluogo nonno Luigi -.
Ho cominciato a lavorare da ragazzo nei boschi tra Scoppito e Tornimparte con mio nonno, dove facevamo il carbone.
Poi i lavoretti come imprenditore boschivo e, quindi, ho iniziato a vendere la legna».
E fu così che sessant’anni fa nasceva l’azienda di legnami Massari.
«Nel 1978, dopo il diploma ho cominciato a lavorare con papà nell’industria boschiva – interviene il figlio Giuseppe -.
Abbiamo creato una piccola azienda di legname: avevamo intorno a 20 operai che lavoravano tra Sassa, Scoppito e Tornimparte.
In via del Mulino Rosso di Sassa risiede tuttora il nostro magazzino».
«Ho regalato un grande camion a Giuseppe – ci racconta un commosso nonno Luigi, immerso nei ricordi, – che ha, così, iniziato a trasportare legna dal Cicolano. Faceva due viaggi al giorno da Posta, Borbona o dal Cicolano. Ero così in pensiero, finchè non lo vedevo rientrare dall’ultimo viaggio a notte fonda!»
Giuseppe ha avuto tre figli da Maria: Luigi, Emanuele e Serena.
LA LAVANDERIA
Negli anni novanta il Giuseppe Massari realizza un altro sogno: la lavanderia Serena, che porta il nome di sua figlia. Lì lavora l’instancabile moglie Maria, compagna di vita, che lo ha sempre affiancato in tutti i suoi progetti.
IL RISTORANTE CACIO E PEPE ED IL B&B
«Nel 2003 misi in moto l’idea di aprire un ristorante, sulla scia della passione di mio figlio Luigi.
Realizzai immediatamente tutto il locale e a gennaio 2005 l’apertura del Bar Pizzeria Tavola Calda Massari, che è cresciuto e si è ampliato negli anni, anche con l’aggiunta di un bed & breakfast di sette camere».
Quali sono stati gli ingredienti del suo successo?
«Rischio. Intuito. Fantasia. Intraprendenza. Quando ho realizzato una cosa, sto pensando già a quella successiva».
Della grande famiglia Massari fanno parte i suoi tre figli Emanuele, Luigi, Serena.
«Il ristorante è un incrocio di tre generazioni – ci racconta Emanuele -. Mio nonno lavora ancora come un trentenne.
Nonna Ernestina ci aiuta tantissimo in cucina.
Mio fratello Luigi è stato ed è il braccio dell’attività del ristorante: ha cominciato a lavorare nel ristorante quando aveva 21 anni».
Emanuele Massari, laureato in Scienze della Comunicazione, non poteva non occuparsi della comunicazione, dei social, del marketing e degli eventi del ristorante che hanno fatto di Cacio & Pepe anche e soprattutto un luogo di incontro. Emanuele è un viaggiatore del mondo, capace di arricchire il ristorante delle molteplici esperienze fatte in tutti i suoi viaggi.
In questi giorni i Massari hanno ospitato una settantina di americani impegnati in un tour in Italia.
«Siamo un ristorante tradizionale, ma abbracciamo tutto perché questo è un luogo di scambio culturale».
LE CASETTE ANTISISMICHE
Papà Giuseppe, esperto di legnami, dopo il terremoto si è specializzato anche nel settore delle casette antisismiche.
«Ho cominciato ad agosto del 2009 con la realizzazione di fabbricati a Roio, Paganica e Colle Sassa» ha concluso.
La Video Intervista: