Acqua, l’Abruzzo verso la riforma: prime audizioni
Prime audizione nelle commissioni per la riforma del sistema idrico integrato in Abruzzo.
Servizio idrico integrato, la riforma nelle commissioni.
Sono iniziate le prime audizioni sul progetto di legge, a firma dei consiglieri Lorenzo Sospiri e Marianna Scoccia, che propone la riforma del Servizio Idrico Integrato in Abruzzo. Questa mattina le due Commissioni competenti, la prima “Bilancio, Affari Generali e Istituzionali”, presieduta da Vincenzo D’Incecco, e la seconda “Territorio, Ambiente e Infrastrutture”, di Emiliano Di Matteo, hanno ascoltato gli amministratori delle società di gestione: Ivo Pagliari, presidente Gran Sasso Acqua e Alessia Cognitti, presidente Ruzzo Reti. Inoltre, ai microfoni della Sala Spagnoli, sono intervenuti: Christian Francia, dirigente della Provincia di Teramo e Carlo Petaccia, sindacalista Cgili Abruzzo-Molise. La riforma mira alla riduzione dei gestori (oggi sono sei ndr) attraverso la creazione di due sub-ambiti gestionali strategici, individuati dalla Giunta regionale su proposta dell’ERSI (Ente Regionale Servizio Idrico).
La Prima Commissione, in seduta ordinaria, ha poi proseguito i lavori, esprimendo parere finanziario favorevole a maggioranza sul progetto di legge, “Interventi regionali in favore delle attività di partecipazione ed informazione sul funzionamento degli organi regionali, a sostegno del merito e della ricerca in ambito universitario ed in favore di iniziative che promuovono la valorizzazione dell’immagine della Regione Abruzzo”. La proposta normativa, sottoscritta dai consiglieri Sospiri, Scoccia, De Renzis e Blasioli, intende riunire in un unico testo il sistema di rapporti istituzionali tra Consiglio e mondo dell’istruzione (visite scolastiche, borse di studio, assegni di ricerca, tirocini), regolando, inoltre, la tipologia di iniziative attraverso le quali l’Assemblea Legislativa Regionale promuove la valorizzazione dell’immagine dell’Ente Regione in Italia e all’estero. La Commissione, infine, ha preso atto del “Bilancio consolidato del Consiglio regionale dell’Abruzzo – esercizio 2024”.

La riforma
Le principali modifiche inserite nel progetto di legge, riguardano la riduzione dei sub ambiti – e quindi dei relativi gestori del servizio idrico integrato in Abruzzo – da sei a due, con l’obiettivo di garantire più efficienza, economie di scala e qualità per cittadini e territori. È questo il cuore del progetto di legge che modifica la l.r. 12 aprile 2011 n. 9 e che arriva quindi in Commissione.
La riforma prevede infatti la suddivisione dell’Ambito Territoriale Unico Regionale (ATUR) in due soli sub ambiti, ciascuno con un gestore unico, da individuare alla scadenza delle concessioni attualmente in corso (2027 e 2031). Nello specifico, “si prevede un doppio regime in ordine alla fase transitoria delle gestioni in corso, stabilendo, con riguardo a ciascun sub-ambito, che, entro sei mesi dalla data di scadenza delle relative concessioni prevista per il 31.12.2027 ovvero entro i sei mesi antecedenti la data di scadenza della concessione tra quelle in corso che cessa per ultima, ossia alla data del 31.12.2031, l’ERSI dispone l’affidamento del servizio rispettivamente ad un gestore unico per ciascun sub-ambito”.
Attualmente i sub ambiti sono sei, rispettivamente gestiti da GSA (Sub ambito 1 aquilano), CAM (Sub ambito 2 marsicano), SACA (Sub ambito 3 peligno), ACA (Sub ambito 4 pescarese), Ruzzo Reti (Sub ambito 5 teramano) e SASI (Sub ambito 6 chietino).
La Giunta regionale, su proposta dell’ERSI (Ente Regionale per il Servizio Idrico), sarà chiamata a definire i confini dei nuovi sub ambiti sulla base di criteri fisici, demografici e tecnici.
Le novità principali
Oltre alla gestione unitaria per superare la frammentazione (in ogni sub ambito opererà un solo gestore, promosso in via prioritaria attraverso il modello “in house”), modifiche anche relativamente all’ERSI (Ente Regionale Servizio Idrico): cambia la composizione del Consiglio Direttivo, che sarà formato dal presidente e da sei membri designati dalle Assemblee dei Sindaci (ASSI), di cui saranno riorganizzate funzioni e modalità di partecipazione. I sindaci potranno delegare consiglieri o assessori, con una più chiara definizione delle competenze in materia di pianificazione e tariffe.
Il passaggio alla nuova organizzazione sarà graduale: entro la fine del 2027 scadranno le prime concessioni, l’ultima scadenza è fissata al 31 dicembre 2031; entro sei mesi da tali date l’ERSI dovrà procedere all’affidamento dei due gestori unici. Sono inoltre previsti termini stringenti per la ridefinizione dei sub ambiti, la riorganizzazione delle ASSI e l’adeguamento degli statuti e regolamenti, con poteri sostitutivi in capo al Presidente della Giunta regionale in caso di inerzia. Il tutto, senza nuovi oneri per il bilancio regionale.





