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Cogesa, pronti allo sciopero

8 ottobre 2025 | 15:34
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Cogesa, pronti allo sciopero

Cogesa, nessun confronto con l’azienda. Lavoratori e sindacati tirano dritto: chiesto tavolo in Prefettura

Cogesa, l’assemblea sindacale “Pronti allo sciopero se non si apre il confronto”.

SULMONA – Si alza il livello di tensione tra i lavoratori del Cogesa, la società che gestisce il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti nell’area peligna. Dall’assemblea sindacale retribuita convocata questa mattina, mercoledì 8 ottobre, da Fp Cgil, Uil Trasporti, Fiadel e Ugl-Psa, è arrivata la decisione di aprire ufficialmente lo stato d’agitazione del personale.
La scelta arriva dopo settimane di attesa per una convocazione da parte dell’azienda. I sindacati chiedevano infatti un confronto urgente per chiarire il futuro del servizio, ma la richiesta è rimasta senza risposta.

Il caso è esploso dopo l’annuncio da parte del Comune di Sulmona di voler indire una gara pubblica per l’affidamento del servizio di gestione dei rifiuti, decisione che ha allarmato i dipendenti e le organizzazioni sindacali.
“Non riusciamo a comprendere le motivazioni di questa scelta – affermano i rappresentanti dei lavoratori – cioè quella di ricorrere a un’assegnazione del servizio tramite gara pubblica. Le problematiche che possono essere rilevate all’interno dell’azienda non dipendono di certo dai lavoratori, che ora rischiano di pagare le conseguenze di queste decisioni. Semmai dipendono da chi è stato nominato a gestire l’azienda”.

I sindacati denunciano inoltre la mancanza di dialogo da parte dei vertici aziendali e delle istituzioni.
“Non avendo ricevuto alcuna convocazione – ribadiscono – adesso passeremo alla richiesta di un tavolo convocato dalla Prefettura, come prevede la legge 146. In base a quanto emergerà dall’eventuale incontro con il Prefetto, decideremo se proclamare lo sciopero”.
Uno sciopero che, se confermato, comporterebbe una temporanea interruzione del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti in tutti i Comuni serviti da Cogesa, con pesanti ripercussioni sul territorio.
La vertenza, dunque, entra in una fase sempre più delicata.