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Sistema idrico integrato in Abruzzo, da sei a due gestori: la riforma in commissione

15 settembre 2025 | 18:15
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Sistema idrico integrato in Abruzzo, da sei a due gestori: la riforma in commissione

Sistema idrico integrato, la riforma in Commissione congiunta. Dalla riduzione dei gestori al ruolo dell’ASSI.

Inizia l’iter per riforma del Sistema idrico integrato in Abruzzo. Si rafforza l’ERSI e cambia l’ASSI, l’assemblea dei sindaci.

Giovedì 18 settembre, la II Commissione “Territorio, ambiente e infrastrutture” è stata convocata in seduta straordinaria e congiunta con la I Commissione “Bilancio, affari generali e istituzionali”. In esame il progetto di legge n. 72/2025, a firma Sospiri-Scoccia, che intende riformare la normativa regionale esistente in materia di “Servizio Idrico Integrato della Regione Abruzzo”.
“Abbiamo voluto una riforma – spiega Marianna Scoccia al Capoluogo d’Abruzzo – che mettesse ordine alla materia, semplificasse la governance e garantisse una gestione del servizio idrico più efficiente e al passo con i tempi. Ridurre gli ambiti e rafforzare le attuali società pubbliche significa rafforzare i gestori renderli più competitivi e offrire ai cittadini un sistema più stabile, più forte e capace di rispondere ai bisogni reali dei cittadini. È una legge concreta, non ideologica, che tutela i territori, restituisce certezze agli amministratori locali, perseguendo l’obiettivo di accrescere l’efficienza del servizio”.

Le principali modifiche inserite nel progetto di legge, riguardano la riduzione dei sub ambiti – e quindi dei relativi gestori del servizio idrico integrato in Abruzzo – da sei a due, con l’obiettivo di garantire più efficienza, economie di scala e qualità per cittadini e territori. È questo il cuore del progetto di legge che modifica la l.r. 12 aprile 2011 n. 9 e che arriva quindi in Commissione.
La riforma prevede infatti la suddivisione dell’Ambito Territoriale Unico Regionale (ATUR) in due soli sub ambiti, ciascuno con un gestore unico, da individuare alla scadenza delle concessioni attualmente in corso (2027 e 2031). Nello specifico, “si prevede un doppio regime in ordine alla fase transitoria delle gestioni in corso, stabilendo, con riguardo a ciascun sub-ambito, che, entro sei mesi dalla data di scadenza delle relative concessioni prevista per il 31.12.2027 ovvero entro i sei mesi antecedenti la data di scadenza della concessione tra quelle in corso che cessa per ultima, ossia alla data del 31.12.2031, l’ERSI dispone l’affidamento del servizio rispettivamente ad un gestore unico per ciascun sub-ambito”.
Attualmente i sub ambiti sono sei, rispettivamente gestiti da GSA (Sub ambito 1 aquilano), CAM (Sub ambito 2 marsicano), SACA (Sub ambito 3 peligno), ACA (Sub ambito 4 pescarese), Ruzzo Reti (Sub ambito 5 teramano) e SASI (Sub ambito 6 chietino).
La Giunta regionale, su proposta dell’ERSI (Ente Regionale per il Servizio Idrico), sarà chiamata a definire i confini dei nuovi sub ambiti sulla base di criteri fisici, demografici e tecnici.

Le novità principali

Oltre alla gestione unitaria per superare la frammentazione (in ogni sub ambito opererà un solo gestore, promosso in via prioritaria attraverso il modello “in house”), modifiche anche relativamente all’ERSI (Ente Regionale Servizio Idrico): cambia la composizione del Consiglio Direttivo, che sarà  formato dal presidente e da sei membri designati dalle Assemblee dei Sindaci (ASSI), di cui saranno riorganizzate funzioni e modalità di partecipazione. I sindaci potranno delegare consiglieri o assessori, con una più chiara definizione delle competenze in materia di pianificazione e tariffe.

Il passaggio alla nuova organizzazione sarà graduale: entro la fine del 2027 scadranno le prime concessioni, l’ultima scadenza è fissata al 31 dicembre 2031; entro sei mesi da tali date l’ERSI dovrà procedere all’affidamento dei due gestori unici. Sono inoltre previsti termini stringenti per la ridefinizione dei sub ambiti, la riorganizzazione delle ASSI e l’adeguamento degli statuti e regolamenti, con poteri sostitutivi in capo al Presidente della Giunta regionale in caso di inerzia. Il tutto, senza nuovi oneri per il bilancio regionale.

Sistema idrico integrato in Abruzzo lorenzo sospiri marianna scoccia