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Riunione di maggioranza, due nuovi assessori in cambio di un Collegio unico

8 settembre 2025 | 18:03
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Riunione di maggioranza, due nuovi assessori in cambio di un Collegio unico

Ci saranno due nuovi assessori in Giunta, prima però sarà necessario portare a termine la riforma dello Statuto: l’accordo tra Marsilio e Sospiri renderebbe i passaggi più veloci

Nuovi assessori regionali, collegio unico e sanità ai raggi x della riunione di maggioranza voluta da Marsilio. “Non è necessario essere tutti d’accordo. Ho rinnovato l’invito a dare seguito all’impegno assunto con gli elettori: far crescere la classe dirigente d’Abruzzo”.

I due nuovi posti in Giunta regionale passano per la riforma sul Collegio unico in Abruzzo. È stato questo il tema centrale della riunione di maggioranza che si è tenuta oggi, a Villa Vomano. Un primo confronto servito a mettere sul tavolo le diverse posizioni, in attesa di definire i nomi dei possibili nuovi assessori della Giunta Marsilio.
L’allargamento di giunta, come aveva anticipato Il Capoluogo,è vincolato alla concretizzazione della riforma del Collegio unico, tra gli obiettivi sostenuti dal presidente Marsilio fin dalla sua campagna elettorale.
Nel corso della riunione terminata questo pomeriggio, c’è stata una prima apertura ad un accordo da parte del presidente del Consiglio regionale Lorenzo Sospiri.Forza Italia, dunque, non alzerebbe barriere nel percorso legislativo che dovrebbe portare al Collegio unico e al conseguente ampliamento della Giunta. I nuovi assessori saranno un uomo e una donna.
Per passare da 6 a 8 assessori, tuttavia, serve una modifica dello Statuto e dunque un accordo Marsilio/Sospiri spianerebbe la strada a una modifica piuttosto “veloce”.

“C’è stata una novità normativa a livello nazionale – il commento del presidente Marsilio -. Finalmente il Parlamento ha preso atto che la riforma approvata qualche anno fa, che ha drasticamente ridotto il numero degli assessori nelle Regioni più piccole, ha creato problemi evidenti, con pochi assessori chiamati a occuparsi delle stesse tematiche di quelle affrontate da un maggior numero di assessori nelle Regioni più grandi, dovendosi confrontare con Ministeri, partecipare a Commissioni interistituzionali e così via. Chiaro, quindi, che chi viene messo in condizioni di subalternità – senza poter avere lo stesso numero di persone al lavoro – ne paghi le conseguenze. Il risultato è che crescono le differenze tra le Regioni: in particolare tra quelle ricche, nei confronti di quelle piccole e spopolate. Spero che su questo tema si riesca ad affrontare una discussione seria, che fuoriesca dai classici schemi sterili della politica“. 

Altre questioni tecniche hanno animato il tavolo della maggioranza regionale, a incominciare dal contenimento della spesa sanitaria. Intanto, la riflessione sul collegio unico è stata ufficialmente avviata: il primo passo per l’inizio del percorso legislativo della riforma statutaria. Ma è ancora presto per capire quanto tempo servirà per raggiungere l’obiettivo.