Maurizio Cattelan all’Aquila, l’artista si immerge nella città e incontra il sindaco Biondi
L’artista Maurizio Cattelan, tra i più importanti del panorama contemporaneo, in visita a L’Aquila. L’occhio curioso tra la gente e tra le bellezze cittadine, cosa bolle in pentola? Visita al Maxxi, incontro con il primo cittadino verso L’Aquila Capitale Italiana della Cultura 2026
Maurizio Cattelan in visita all’Aquila. L’artista padovano, considerato tra i più importanti del panorama contemporaneo e celebre per l’irriverenza delle sue sculture e delle sue installazioni, ha trascorso domenica 8 giugno nel capoluogo abruzzese.
Cattelan si è intrattenuto e ha conversato a lungo con il sindaco, Pierluigi Biondi. Lo ha reso noto lo stesso primo cittadino postando alcune foto sui social che lo ritraggono assieme all’artista, e un breve messaggio: “Lo avete visto aggirarsi, con la sua verve provocatoria, per il centro dell’Aquila. Ha interrogato tanti aquilani, sulla città, sui loro interessi, sulla loro quotidianità. Ha vissuto gente e bellezza. Ha curiosato ovunque. Maurizio Cattelan, benvenuto nella provincia della rinascita”.
Cattelan non si è limitato a una “toccata e fuga”: i suoi occhi curiosi hanno osservato tanti angoli della città. Ha visitato la mostra “True Colors” al MAXXI, dove ha incontrato la presidente della Fondazione MAXXI Maria Emanuela Bruni, si è “immerso” per tutta la mattina nella città – comprese le bancarelle della Fiera di San Massimo – e conversato con molti cittadini, come ha confermato il sindaco. Ha apprezzato nella sua lunga passeggiata la rinascita dell’Aquila. Per Maurizio Cattelan c’è stata anche l’occasione di un caffè al Bar del Corso, il rinomato bar dei Quattro Cantoni, nel cuore della città. Con lui c’era anche Paride Vitale, suo amico, professionista abruzzese nel settore degli eventi e delle pubbliche relazioni, a L’Aquila per l’evento FPS e noto al grande pubblico per la partecipazione alla trasmissione televisiva “Pechino Express”.
La visita di Maurizio Cattelan all’Aquila non poteva passare inosservata, specialmente se si considera che si è svolta in prossimità del 2026, quando L’Aquila sarà capitale italiana della cultura. Chissà che un faccia a faccia così approfondito con la città non faccia preludere a importanti, fruttuose e affascinanti collaborazioni.
