Jannik Sinner, il ritorno dopo il caso Clostebol

Jannik Sinner torna in campo tre mesi di squalifica. Occhi puntati sugli Internazionali BNL d’Italia a Roma.
Tutto pronto per il ritorno in campo di Jannik Sinner per gli Internazionali BNL d’Italia.
Siamo ormai agli sgoccioli, dal 7 al 18 maggio si giocheranno gli Internazionali BNL d’Italia a Roma, e tra i grandi presenti riecheggia un nome: Jannik Sinner.
Il talento altoatesino torna finalmente in campo, questa volta su terra rossa, dopo l’ultima apparizione risalente al 26 gennaio 2025, quando aveva conquistato il suo primo titolo Slam. E torna soprattutto dopo i tre mesi di squalifica in cui era incorso, in seguito al caso Clostebol, steroide anabolizzante vietato dalla normativa antidoping poiché utilizzato per favorire l’aumento della massa muscolare e accelerare i tempi di recupero.
Clostebol e Sinner: doping o errore medico?
Il 10 marzo 2024, durante il Masters 1000 di Indian Wells, Jannik Sinner è risultato positivo ad un controllo antidoping; circa una settimana più tardi, il 18 marzo, è arrivata la conferma della positività in un secondo test.
Le analisi effettuate in entrambi i controlli hanno evidenziato la presenza di metaboliti del Clostebol nelle urine del tennista. Dopo una prima ed automatica sospensione provvisoria, Jannik ha fatto ricorso ad un Tribunale indipendente, ottenendo così la revoca del provvedimento di sospensione e il via libera per poter partecipare ad i tornei primaverili ed estivi del 2024.
Nell’agosto del 2024 è arrivata la sentenza del Tribunale indipendente, che ha riconosciuto la piena innocenza del giovane talento, aderendo alla stessa tesi proposta dal tennista, secondo cui la positività a sostanze aventi effetti dopanti deriva da una contaminazione involontaria avvenuta per mano del suo fisioterapista. Secondo le parti, il preparatore atletico di Sinner aveva acquistato in farmacia un prodotto da banco, poi utilizzato dal fisioterapista per curare un taglio sul proprio dito. Ignaro della presenza di Clostebol nella crema, il fisioterapista ha successivamente trattato Sinner senza guanti, provocando una contaminazione involontaria attraverso alcune lesioni cutanee presenti sul corpo dell’atleta. In sintesi, per l’organo giudicante non è riscontrabile alcuna colpa o negligenza nell’assunzione del farmaco.
La WADA (World Anti-Doping Agency) alla luce di ciò, ha impugnato l’assoluzione di Sinner, facendo ricorso al CAS (Tribunale Arbitrale dello Sport) e chiedendo una squalifica compresa tra uno e due anni. Tuttavia, per evitare una sentenza potenzialmente dannosa per la sua carriera, l’atleta ha scelto di trovare un accordo diretto con la WADA. L’accordo ha previsto tre mesi di squalifica, decorrenti dal 15 febbraio 2025, riconoscendo la responsabilità oggettiva di Sinner per l’errore commesso dal suo team.
A partire dal 4 maggio, la squalifica sarà soltanto un brutto ricordo per Jannik Sinner, che si prepara a lasciarsi definitivamente alle spalle questa vicenda. L’altoatesino sarà chiamato a tornare in campo agli Internazionali d’Italia a Roma, dove giocherà il suo primo match il 9 o il 10 maggio – a seconda dell’esito del sorteggio del tabellone-.
Sinner torna al Foro Italico dopo due anni di assenza, ma lo farà da protagonista assoluto: sarà infatti testa di serie numero uno, nonostante la squalifica e la conseguente perdita di punti causata dalla mancata partecipazione ai tornei primaverili.
Il ritiro di Carlos Alcaraz dal Masters 1000 di Madrid ha reso aritmetico il suo primato: Jannik Sinner resterà in vetta al ranking ATP almeno fino al 9 giugno, coronando così un intero anno da numero uno.
