Omicidio Thomas Luciani, la difesa dei 2 condannati pronta al ricorso

7 marzo 2025 | 16:18
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Omicidio Thomas Luciani, la difesa dei 2 condannati pronta al ricorso

19 anni e 4 mesi e 16 anni di reclusione. Per molti è stata definita una pena esemplare, da “giurisprudenza”, quella inflitta ai due ragazzi, minorenni, condannati con il rito abbreviato per l’omicidio di Thomas Luciani, brutalmente ucciso con 25 coltellate e abbandonato in un parco di Pescara. Gli avvocati della difesa, una volta lette le motivazioni, sarebbero pronti a intentare ricorso.

19 anni e 4 mesi e  16 anni di reclusione. Per molti è stata definita una pena esemplare, da “giurisprudenza”, quella inflitta ai due ragazzi, minorenni, condannati con il rito abbreviato per l’omicidio di un coetaneo, Thomas Luciani, brutalmente ucciso con 25 coltellate e abbandonato in un parco di Pescara. Gli avvocati della difesa, una volta lette le motivazioni, sarebbero pronti a intentare un ricorso.

Un ricorso al quale sembrava che in un primo momento potessero rinunciare, qualora avessero incassato l’ulteriore sconto di un sesto della pena oltre a quello di un terzo previsto dal rito abbreviato. Una volta lette le motivazioni (che saranno disponibili entro 90 giorni), a quel punto i legali avranno altri 45 giorni per impugnare la sentenza ritenuta dagli stessi “estremamente severa” anche rispetto ad altri casi di giurisprudenza. Sentenza – giunta circa 8 mesi dopo il brutale omicidio – che è stata accolta con commozione dalla nonna di Christopher Thomas Luciani, “Crox” per gli amici, Olga Cipriano, presente in aula con gli avvocati Giacomo Marganella e Cecilia Ventura. La donna, a caldo, ha commentato: “l’ergastolo l’ho avuto io quel 23 giugno, l’ergastolo del dolore. Loro vedranno la luce del sole, il mio Crox non più. Mi spiace anche per loro perché sono ragazzi ma devono capire che chi sbaglia paga”.  I due ragazzi non c’erano, hanno assistito in videoconferenza dai penitenziari minorili di Bari e Roma. A difendere i due giovani c’erano gli avvocati Marco Di Giulio, Vincenzo Di Girolamo, Massimo Galasso e Roberto Mariani

Le richieste per gli imputati, formulate dal pm Angela D’Egidio, erano di 20 e 17 anni. Il processo, con rito abbreviato, si è tenuto a porte chiuse in una struttura blindata. Entrambi i ragazzi erano accusati di omicidio volontario, con le aggravanti della crudeltà e dei futili motivi. Il gup del Tribunale dei minorenni, Cecilia Angrisano, partendo da una pena base di 24 anni, dopo tre ore e mezzo di camera di consiglio, ha riconosciuto per il primo le attenuanti date dalla minore età, ma in un rapporto subvalente con le aggravanti contestate dall’accusa  – crudeltà e dei motivi futili e abietti – e per il secondo anche le attenuanti generiche, in un rapporto in questo caso di equivalenza con quelle stesse aggravanti. Il risultato è che non ci sono stati aumenti o diminuzioni, se non per l’unica aggravante caduta per entrambi gli imputati rispetto a quelle contestate dall’accusa, e cioè il nesso teleologico, reato commesso per eseguirne o occultarne un altro

Omicidio Thomas Luciani, condannati i 2 giovani

Gli avvocati Galasso e Mariani hanno chiesto per uno dei due imputati le attenuanti generiche in relazione alla patologia del ragazzo evidenziata dai periti incaricati dalla Procura, secondo i quali, pur essendo il giovane comunque imputabile, aveva evidenziato “una organizzazione di personalità che si è andata sviluppando attorno a tratti di anaffettività, immagine di sé conformista, manipolatività e con lo sviluppo di un disturbo da uso di thc (cannabinoidi ndr”. Ribadendo, tra gli altri aspetti affrontati, il manifestato pentimento da parte del ragazzo. Per il complice, i legali Di Giulio e Di Girolamo hanno chiesto che le attenuanti ottenute, quelle generiche e della minore età, fossero in regime di prevalenza rispetto alle aggravanti (facendo così scendere la pena di almeno altri cinque anni). È stato messa in evidenza il fatto che il ragazzo fosse incensurato (entrambi prevengono da buone famiglie) e il suo apporto minimo nell’omicidio come confermato dall’autopsia, e a cui avrebbe partecipato solo per paura dell’amico. In più, è stata sottolineata la confessione resa dal minore già a settembre – ma richiesta dalle difese a luglio – poche settimane dopo l’omicidio. E infine il pentimento che il ragazzo avrebbe espresso già la sera stessa dell’omicidio in un  messaggio vocale inviato a una ragazza in cui si mostrava disperato per quanto avvenuto poche ore prima nel parco dove era stato ucciso e abbandonato Thomas Luciani tra le sterpaglie.

thomas luciani

Thomas è stato ucciso per un debito di 70 euro, soldi che gli erano stati dati per acquistare del fumo. Ma il ragazzo, che si era allontanato dalla comunità in cui viveva nel Molise, quei soldi li aveva spesi per trascorrere un fine settimana con gli amici a Pescara. Uno dei due ragazzi condannati per tutta la giornata di sabato aveva cercato di contattarlo, ma Thomas aveva il telefono scarico e non si era preoccupato di ricaricarlo perchè rischiava di essere rintracciato dalla comunità. Oltre 40 le chiamate in circa due ore e numerosi messaggi furiosi, fino alla decisione di dargli una lezione. La domenica mattina uno dei due ragazzi lo ha intercettato alle 11.41 grazie alla foto alla stazione di pescara postata da Thomas sul suo account Instagram ( al quale si era collegato dal telefonino di un amico) è l’inizio della fine. Stava contattando gli amici per racimolare i 10 euro necessari per il treno delle 18 che lo doveva riportare a Vasto, dove abita la fidanzata e poi il giorno dopo a Campobasso, in comunità, quando è stato intercettato con la richiesta di un appuntamento. L’omicidio è avvenuto intorno alle 17:00, successivamente gli assassini con un gruppo di amici sono andati al mare a fare il bagno. In ricordo del giovane, ad agosto scorso è nata L’associazione  Crox, con il nome con cui gli amici chiamavano Thomas, con una forte e simbolica connotazione sociale, culturale e sportiva, pensata per aiutare giovani e famiglie. Accanto alla scritta Crox il simbolo di una farfalla, quale segnale si rinascita.