Addio a Salvina Panepucci Vivio

PAGANICA – Lutto per la scomparsa di Salvina Panepucci Vivio.
PAGANICA – Lutto per la scomparsa di Salvina Panepucci Vivio.
É venuta a mancare Salvina Panepucci Vivio. I funerali domani, 7 dicembre, alle ore 15, nella Chiesa degli Angeli Custodi a Paganica.
Il ricordo di Goffredo Palmerini: “Di buon mattino, con una traccia di sorriso come sempre sul suo volto, Salvina è volata in cielo dalla sua abitazione a Paganica, circondata dall’amore dei suoi figli Rosaria, Roberta e Raffaele. In salute e con il normale peso degli anni, solo da qualche settimana aveva avvertito qualche problema diverso dal solito, che tuttavia lei ha vissuto con la serenità e la bonomia che ha accompagnato tutta la sua vita. Salvina Panepucci era nata a Paganica l’8 gennaio 1933 nella casa paterna di Corso Duca degli Abruzzi 25, che dà sul vicolo privato detto dei “Fiammini”, soprannome delle famiglie Panepucci derivante dall’antico avo Flaminio. Lei era l’unica nata a Paganica, mentre le sorelle più grandi Angiolina e Dora, e il fratello Eugenio (Gino “Sansone”), erano invece nati a Dillon Valley, in Ohio, dove il padre Ermanno (Ermandino) e la mamma Anna Colaianni (Annina) erano emigrati. La sua fu una nascita in Patria, qualche anno dopo che la famiglia era rientrata dagli Stati Uniti. Con intenso affetto ed emozione scrivo alcune righe su questa famiglia, perché la mia famiglia è vissuta sotto lo stesso tetto. Avevamo l’ingresso in comune, oltre i vincoli di parentela, perché anche mia madre era una Panepucci. Dunque con Salvina e la sua famiglia io ho condiviso, con la mia di famiglia (i miei genitori Vinicio e Lina, mia sorella Graziana e mio fratello Corradino) il tempo della sua adolescenza e giovinezza, fin quando all’inizio degli anni Sessanta del secolo scorso lei andò in sposa ad Angelo Vivio e a vivere nella casa di Via Fioretta a Paganica. Salvina è stata perfetta vestale della famiglia, coltivandovi in seno valori veri con la sua indole schietta e ricca di sensibilità, di aperta attitudine all’armonia e attenzione feconda alle relazioni con il prossimo. Sempre serena e sorridente, salvo quando rimarcava con decisione qualche situazione non chiara o poco commendevole, Salvina aveva il dono dell’ironia bonaria, capace d’illuminare anche la giornata più uggiosa con la facondia della sua parola. Incontrarla ed entrare in colloquio con lei metteva di buonumore. Tante le sue amicizie, non solo con il vicinato. Quelle che non poteva coltivare in forma personale e diretta, le irrorava con lunghe conversazioni telefoniche dense di umanità. Con le sue amiche aveva stabilito una speciale “sorellanza” di affetti ed attenzioni. Con tutti Salvina ha avuto esercitato il dialogo, ancorato ai valori della famiglia e della civiltà contadina. Un’attitudine spiccata alle relazioni umane che Lei ha espresso all’eccellenza specie quando, circa mezzo secolo fa, nel seminterrato di casa Vivio, sotto la sua abitazione, vennero realizzati due campi di bocce – Angiolino Vivio era un appassionato e bravo giocatore, fondatore dell’omonima Bocciofila – e aperto un bar, frequentato da varia umanità, ma soprattutto da tanti giovani. Con la varietà degli avventori, ma soprattutto con la gioventù e con le amicizie dei suoi figli, Salvina metteva in campo tutta la sua simpatia, la saggezza e la sapienza di vita. Dunque una specie di scuola di antichi valori e buone maniere. Con lei non si poteva eccedere, aveva ampie doti per ammaestrare ogni carattere. Almeno una generazione, se non di più, può conservare memoria della sua empatia, del suo valore etico ed educativo. Qualche anno fa Salvina aveva vissuto la sofferenza per l’improvvisa morte di Angiolino, amato compagno di vita. Una vita, però, allietata dai figli Rosaria (funzionaria regionale), Roberta (ricercatrice all’Istat) e Raffaelino (bancario e presidente del Gruppo Alpini di Paganica), dai nipoti Silvia, Luca, Annalisa e Veronica, e dalla gioia di tre pronipoti: Cecilia, Jacopo e Viola. A tutti di famiglia e congiunti la mia affettuosa vicinanza. Salvina è ora in viaggio verso l’eternità. L’attenzione verso chiunque avesse bisogno, vissuta con le opere e nell’autenticità secondo i principi cristiani, le meriteranno certamente l’ingresso festoso nel Regno dei Cieli. Domani alle ore 15, nella Chiesa degli Angeli Custodi a Paganica, la celebrazione esequiale per l’ultimo saluto”.