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Il Centro ancora in sciopero: Sconcertati dall’ennesima provocazione

Terzo giorno di sciopero per il quotidiano Il Centro. Il Comitato di redazione: "Sconcertati dall'ennesima provocazione".

Terzo giorno di sciopero per il quotidiano Il Centro. Il Comitato di redazione: “Sconcertati dall’ennesima provocazione di non rinnovare il contratto di una collega chiamata a sostituire una assenza per aspettativa”.

Il Sindacato dei giornalisti abruzzesi (SGA) è al fianco del Comitato di redazione de Il Centro che ha proclamato il terzo giorno di sciopero nell’ambito del pacchetto di cinque giorni deciso dall’assemblea il primo febbraio scorso. Il Sindacato dei giornalisti abruzzesi stigmatizza l’atteggiamento del management aziendale che da mesi continua a non dare risposte ai gravi problemi di depauperamento dell’organico e della qualità del prodotto giornalistico.  Preoccupa l’assenza di  piano strategico di rilancio o prospettiva di tenuta della testata, in cartaceo e online. Una situazione senza precedenti nella storia del Centro che lascia presagire un oscuro futuro per il maggiore (e unico) quotidiano di informazione abruzzese. Appare poi irresponsabile l’atteggiamento provocatorio del management  aziendale che dopo l’incontro del 15 marzo non ha dato seguito alle prime aperture sul tema del ricorso alla 416 con prepensionamenti e sui mancati rinnovi dei contratti a termine.

Il comunicato del Comitato di redazione.

“Il Comitato di redazione del quotidiano il Centro, sulla scorta del pacchetto di cinque giorni di sciopero affidato dall’assemblea il 1° febbraio scorso, proclama lo sciopero per oggi. E quindi il giornale non sarà in edicola domani e il sito non verrà aggiornato. Le giornaliste e i giornalisti restano sconcertati dall’ennesima provocazione del presidente del Centro spa, il dottor Pierluigi Balietti, di non rinnovare il contratto di una collega chiamata a sostituire una assenza per aspettativa. A ciò si aggiungono le mancate sostituzioni di due colleghi in malattia, uno dei quali assente da quasi due mesi. L’organico fortemente impoverito da gennaio a oggi (sono stati già due i contratti non rinnovati, per un totale di cinque assenze) non ha precedenti nella storia del Centro, lasciando presagire un oscuro futuro per l’informazione abruzzese. L’atteggiamento sempre più provocatorio del presidente del Centro spa, abbinato alla nota sfiducia alla direzione da parte della redazione, non rispecchia neppure quanto emerso nella riunione del 15 marzo scorso con gli Editori (a partire dall’arenato tema sui prepensionamenti). Editori che si sono sempre sacrificati per garantire la tenuta del giornale in un momento delicato per il settore, ribadendo che il Centro rappresenta un’istituzione in regione e ripetendo di voler mantenere le quattro edizioni provinciali e le due redazioni di Pescara e L’Aquila come baluardi dell’informazione. Piano e propositi che confliggono con quanto avvenuto da gennaio, perché le carenze in organico stanno portando a un forte malcontento e a un impoverimento del prodotto. La redazione è altresì preoccupata dall’incomprensibile silenzio delle istituzioni che forse non hanno ben chiaro il destino che di questo passo attende il principale organo d’informazione in Abruzzo. Ai lettori e agli edicolanti che subiscono l’ennesima forma di protesta la rassicurazione che i giornalisti del Centro non molleranno di un millimetro sul fronte della libera e corretta informazione”.

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