Impianto irriguo Fucino, l’amministrazione di Pescina fa chiarezza sulla mancata convocazione del Consiglio comunale. “Si cerca di gettare fumo negli occhi della comunità: l’amministrazione ha già avanzato diverse richieste ad Arap sul progetto dell’impianto”.
Fucino, impianto irriguo e polemiche a Pescina. L’amministrazione Zauri dichiara, in merito alla mancata convocazione del Consiglio Comunale, che “si è risposto in maniera cauta ed esaustiva, chiarendo le motivazioni e spiegando che la seduta dell’assise civica non avrebbe comportato alcuna votazione“. L’amministrazione, infatti, precisa di “non voler essere silente su argomentazioni care a tutti i cittadini di Pescina e della Marsica intera. Tuttavia – rimarca la nota inviata alla stampa – pensiamo che le eresie e le strumentalizzazioni siano arrivate ad un punto di massima esasperazione. Noi crediamo che i periodi di campagna elettorale debbano avere reale fondamento e, soprattutto, fare chiarezza su argomentazioni concrete, senza limitarsi a sterili speculazioni. Al contrario, duole registrare come si sia arrivati ad un punto in cui non si fanno proposte, ma si cerca esclusivamente di buttare ‘fumo negli occhi’ della gente, creando, in questo modo, soltanto malumori e diffidenze verso la politica all’interno della nostra comunità“.
In merito alle specifiche tecniche relative al futuro progetto dell’impianto irriguo, la nota dell’amministrazione Zauri precisa: “Vogliamo partire dal fatto che una captazione a monte del fiume Giovenco già esiste e serve un impianto che tutti oggi conosciamo: impianto che esiste da ottant’anni, portandosi dietro problematiche annose. Riguardo la delibera citata da alcuni del Consiglio comunale tenutosi in data 29/02/2020, è giusto ricordare che l’allora consigliere di minoranza Zauri – oggi attuale sindaco della Città di Pescina – fece un’istanza fin da subito inserita in delibera per salvaguardare proprio il ‘fuori Fucino’, chiarendo, già ai tempi, che il nuovo progetto avrebbe dovuto includere il rifacimento dell’impianto. Un sistema che avrebbe dovuto servire, quindi, i terreni ricadenti nei comuni del ‘fuori Fucino’, cioè Pescina, San Benedetto dei Marsi, Cerchio e Collarmele. A tal proposito, è stato molto chiaro e costruttivo l’incontro – richiesto proprio dalla nostra Amministrazione – tenutosi il 5 marzo presso il Consorzio di Bonifica, nella sede di piazza Torlonia ad Avezzano. Un confronto durante il quale sono stati chiariti diversi aspetti sia sulla situazione presente che futura, con la piena disponibilità assunta da parte del nuovo Consiglio di Amministrazione del Consorzio, presieduto da Di Pasquale, alla risoluzione degli attuali problemi dell’impianto”.
“Per la realizzazione del progetto definitivo – per il quale l’Amministrazione ha inoltrato diverse richieste ad ARAP – si stanno tuttora rilevando numerosi dati tecnici, fondamentali per lo sviluppo di una rete irrigua che dovrà sostenere, lo ribadiamo, l’intera piana fucense, compreso il ‘fuori Fucino’. Ci rammarica leggere dichiarazioni errate nelle note stampa rilasciate dalla minoranza pescinese. L’amministrazione ricorda che negli ultimi anni sono stati realizzati interventi manutentivi finalizzati a migliorare la situazione del fiume Giovenco, nel rispetto del contesto paesaggistico. Gli amministratori hanno il dovere di garantire e trasmettere tranquillità alle comunità, non di confonderle lanciando e diffondendo messaggi tesi a incrinare il rapporto tra istituzioni e popolazione.
La verità va raccontata senza alcun pregiudizio, soprattutto evitando di strumentalizzare i concetti, proprio come faceva Silone, il quale amava e difendeva la sua Fontamara, proiettandola verso un futuro sempre migliore”.