Asl1, nuove regole contro i furti in ospedale

Asl1, nuovo regolamento contro i furti nei reparti ospedalieri: stabilita una nuova procedura per la gestione degli effetti personali dei pazienti ricoverati.

Furti negli ospedali, la Asl1 dell’Aquila stabilisce nuove regole per scongiurare gli episodi. Approvata una delibera che stabilisce una nuova procedura operativa aziendale, ai fini della tutela dei beni personali, per definire “misure di contrasto alla perdita degli stessi, con riferimento sia ai comportamenti che il paziente deve osservare sia ai comportamenti che gli operatori devono tenere in ordine alla gestione”. La premessa, riportata nella delibera pubblicata sull’albo pretorio del sito della Asl1, specifica che il paziente “non ha bisogno che di poche cose, strettamente necessarie e di modico valore, che possono essere custodite nel cassetto del comodino o nell’armadietto assegnato nel reparto”.
Per congiurare furti o smarrimenti, quindi, ad eccezione delle fedi nuziali, è vietata l’introduzione nelle strutture di ricovero di effetti di valore economico o affettivo, “quali significative somme di denaro, anelli, orologi, collane, bracciali, ecc. Può tuttavia accadere che l’accesso avvenga in condizioni fisiche o psicologiche tali da non consentire che il paziente possa disporre adeguatamente dei propri effetti personali, oppure che non vi siano con esso tutori familiari o più in generale caregiver che possano provvedere. Queste condizioni implicano la necessità di custodia degli stessi da parte della struttura sanitaria che ne ha responsabilità fino al momento in cui i beni vengano riconsegnati”.
La procedura, specifica la delibera, “deve essere applicata da tutti gli operatori sanitari dell’Asl1 Avezzano-Sulmona-L’Aquila. Per operatori s’intendono sia i dipendenti, sia il personale reclutato con contratti cosiddetti atipici, sia i dipendenti di aziende appaltatrici”.

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Le modalità

-È vietato portare con sé effetti personali, “Ove il paziente intenda agire diversamente assume in capo a sé le conseguenze dell’eventuale smarrimento, danneggiamento o sottrazione”.
–“Il personale di accoglienza al momento dell’arrivo del paziente provvede a informarlo dell’opportunità di tenere gli effetti personali in struttura e lo invita a consegnarli a un parente o accompagnatore. Tuttavia, può accadere che il paziente non sia accompagnato o non ritenga di poter consegnare i suoi effetti personali a terzi. In questo caso: può scegliere di occuparsi direttamente dei propri effetti personali, compilando un modulo, oppure può decidere di affidarli alla struttura sanitaria, sempre compilando e sottoscrivendo caso un modulo.
Il bene preso in carico dalla struttura è posto in un contenitore coi dati identificativi del paziente, viene custodito in uno spazio chiuso a chiave individuato dal coordinatore infermieristico o da figura equivalente. Il bene sarà riconsegnato all’interessato o soggetto delegato al ritiro e seguirà il paziente in ogni fase del ricovero (trasferimento)”.

Nei casi di ricoveri urgenti e/o in assenza di parenti o accompagnatori, “l’operatore di accoglienza preleva insieme a un altro operatore gli effetti personali e compila un modulo. Entrambi gli operatori devono firmare l’allegato che dev’essere accluso alla documentazione sanitaria del paziente. I suddetti effetti personali, riposti in contenitore chiuso con l’identificativo del paziente, vengono messi in custodia in uno spazio chiuso a chiave.
Se è presente o qualora dovesse arrivare in un secondo momento un familiare o accompagnatore il personale consegnerà a questi gli oggetti di valore del paziente, previa compilazione e sottoscrizione di un modulo”. Questo, insieme alla fotocopia di un “documento di riconoscimento valido, deve essere inserito nella documentazione sanitaria del paziente”.

Modalità simili saranno eseguite in caso di persona giunta in ospedale priva di vita. “In tale circostanza – prosegue la delibera – il personale del 118, che eventualmente ha preso in carico i beni del deceduto, consegna gli stessi al personale del Pronto Soccorso e compila il modulo relativo”.

Per quanto concerne il vestiario, “gli indumenti di pazienti che non possono prendersene cura, devono essere racchiusi in appositi sacchi di plastica di adeguate dimensioni ed etichettati (nome, cognome, data di nascita e numero di telefono), e consegnati ai familiari o accompagnatori. Nel caso in cui il paziente non abbia accompagnatori, gli indumenti seguono il percorso del paziente e gli saranno riconsegnati al momento della dimissione o saranno consegnati al più presto a un familiare. Se gli indumenti sono stati danneggiati per le manovre di soccorso è necessario segnalare l’accaduto al familiare o accompagnatore.
Nel caso di morte del paziente, se gli indumenti non vengono richiesti entro 10 giorni, vengono avviati allo smaltimento come dopo qualunque dimissione”.

La delibera, infine, specifica le modalità operative per la gestione degli effetti personali di pazienti affetti da malattie infettive contagiose o di persone positive al Covid19. Qui il testo completo