Elisoccorso 118, vi portiamo all’interno del mezzo sul quale il team di professionisti lavora negli interventi di soccorso d’emergenza.
Oggi, 24 gennaio 2024, la giornata in ricordo delle vittime del tragico incidente dell’elisoccorso su Monte Cefalone.
IlCapoluogo.it è andato all’Aeroporto dei Parchi, per entrare dentro il mezzo di soccorso, un autentico ospedale in volo, con le strumentazioni necessarie alle manovre salvavita per le persone soccorse.
All’interno dell’elicottero, in un angolo, si trovano gli strumenti principali presenti all’interno di una classica sala operatoria.
“Si può assistere il paziente, quindi, riguardo alle funzioni vitali, respiratorie, cardiocircolatorie, con l’utilizzo di tutti i farmaci necessari per mantenerlo in vita, visto che si tratta quasi sempre di situazioni al limite, in seguito a gravi incidenti”, illustra al Capoluogo, il dottor Pierfrancesco Fusco, Medico anestesista e rianimatore, Direttore del Reparto di Anestesia, Rianimazione e Terapia del Dolore all’ospedale di Avezzano.
Con il dottore ci accoglie all’Aeroporto dei Parchi il team di professionisti in servizio: oltre a Pierfrancesco Fusco, l’infermiera Piera Figurelli, il tecnico del Soccorso Alpino Matteo Cittadini, i piloti Graziano Frate e Piergiovanni Nobili, il tecnico verricellista Emil Caponi e il tecnico in formazione Francesco Contarato.
Proprio il verricello è uno degli strumenti più preziosi di cui è dotato l’elisoccorso, “Il verricello ci permette di raggiungere qualsiasi località, soprattutto le più impervie. Proprio quando si raggiungono queste aree, il primo a scendere è il soccorritore per stabilire le condizioni affinché il team possa muoversi in sicurezza. Si ha inoltre a disposizione una barella speciale, leggera, in carbonio, che consente di recuperare, in ogni luogo, qualsiasi tipo di paziente. Inutile dire – sottolinea Fusco – che ciò comporta un doppio rischio: uno legato al volo, con tutto ciò che comporta l’operazione, l’altro legato alle manovre speciali che si fanno lavorando con il verricello per raggiungere i luoghi più complicati ed impervi, a volte anche in parete“.
“Si tratta – conclude Fusco – di un elicottero dotato di innovazioni tecnologiche avanzate. Il personale impegnato nel servizio, inoltre, trattandosi di un mestiere delicato e pericoloso, segue periodicamente training e corsi di formazione, per mantenere levato il livello di qualità e sicurezza”.
