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Caritas L’Aquila, soprattutto a Natale vicini a chi ha bisogno di serenità e sostegno

Che sia Natale soprattutto per chi soffre ed è disperato: la Caritas dell'Aquila cerca di aiutare tutto l'anno chi è in difficoltà. Ogni settimana consegnati 100 pacchi viveri. 6 mila le persone assistite nel territorio. L'intervista del Capoluogo a don Dante Di Nardo.

È Natale: le città si colorano di luci soffuse e colorate, le famiglie si ritrovano intorno al desco imbandito. È tempo di calore, affetti, regali e giorni di festa. Purtroppo, non per tutti sarà così; soprattutto in questi giorni il pensiero non può che andare a chi è in difficoltà, a chi privato della propria dignità perchè senza lavoro, senza stabilità, non ha pensieri felici e il cenone della Vigilia o il pranzo di Natale sono desideri irraggiungibili, specie quando non si sa cosa mettere nel piatto. Fino a qualche anno fa la Caritas dell’Aquila consegnava circa 20 pacchi viveri a settimana; dalla pandemia in poi i numeri sono saliti a dismisura. 6 mila gli assistiti attualmente nel territorio aquilano, con una media di circa 100 pacchi consegnati ogni settimana, 365 giorni l’anno.

La Caritas dell’Aquila, diretta da don Dante di Nardo, energico, comunicativo e combattivo parrocco di Pettino, non si ferma mai, ma soprattutto a Natale cerca di fare ancora di più rispetto al lavoro capillare, monumentale, silenzioso, per aiutare chi soffre, chi, oberato dai problemi, non riesce a vedere uno spiraglio di luce, soprattutto a Natale quando intorno sembra essere scoppiato un naturale clima di festa. Le persone assistite nel 2021 e nel 2022 dalla Caritas aquilana, in tutto il territorio, erano circa 4 mila, numeri cresciuti a dismisura negli ultimi 2 anni, soprattutto dopo l’emergenza sanitaria. Attualmente gli assistiti sono circa 6 mila. Numeri aumentati anche e soprattutto dopo lo scoppio della guerra in Ucraina dal momento che sono diversi ancora i rifugiati ospitati in città e in provincia. Il lavoro di don Dante e di tutta la Caritas – che va avanti grazie alle donazioni e con l’aiuto di decine di volontari – è finalizzato a cercare di alleggerire il quotidiano di tante famiglie che non riescono a fare la spesa, a pagare le bollette, a comperare un paio di scarpe per i figli.  “Si cerca di alleggerire il quotidiano di tanta gente – spiega don Dante nella consueta intervista rilasciata al Capoluogo -. Ci rendiamo conto che per molti dei nostri assistiti c’è ben poco da festeggiare, anche perchè a Natale la disperazione si amplifica: noi cerchiamo di stare vicino a chi soffre sempre, non perchè il periodo lo impone, vogliamo che siano sereni tutto l’anno e che riescano a vedere la strada da percorrere con il cuore più leggero. Non abbandoniamo e non lasciamo nessuno indietro, almeno fin quando possiamo e fin quando ci rendiamo conto che non hanno risolto i loro problemi”. Per quanto riguarda invece i pacchi spesa, le consegne vengono fatte 3 volte a settimana, il lunedì, il mercoledì e il venerdì, grazie all’aiuto e alla collaborazione dei tanti volontari presenti in città.“Abbiamo delle prenotazioni che arrivano fino a marzo e aprile. Ma in questo periodo dell’anno cerchiamo di lavorare a ritmo continuo, per fare in modo che, almeno nei giorni di festa, tanti possano avere il conforto di una casa e un pasto caldo!”. Per riuscire a evadere tutte le richieste, nei giorni scorsi, la Caritas dell’Aquila ha organizzato anche una raccolta viveri presso le parrocchie e tramite il banco alimentare.

Quasi restio a parlare di ciò che si fa per chi ha bisogno, con pudore, tramite il Capoluogo, don Dante vorrebbe infondere semplicemente un messaggio di speranza. “In questo periodo si tende a mettere troppo in risalto la rivendicazione del bene, invece è il momento di dare lustro solamente al bene che si fa. Devo dire che l’abbraccio corale della città è commovente, si sta muovendo tantissima solidarietà, ed è una macchina importante. Senza questa catena umana sarebbe un disastro. Negli ultimi due anni, dopo lo scoppio dell’emergenza sanitaria, è stato un bagno di sangue: tanti papà non hanno potuto più pagare gli alimenti, hanno perso il lavoro e non sono riusciti a ricollocarsi dignitosamente. A questi si sono aggiunte anche nuove figure in difficoltà: artigiani, operai, commercianti, persone che non hanno perso non solo il lavoro, anche la speranza. Per fortuna che con il tempo tanti contesti sono andati migliorando e a livello lavorativo si naviga meglio, ma restano comunque delle situazioni di difficoltà insormontabili. Vorremmo fare tanto, magari di più, purtroppo i fondi sono quello che sono“. Un lavoro estenuante, difficile, perchè le richieste sono tante e c’è una grande mancanza di fondi:  “Purtroppo noi facciamo il possibile, ma mancano i fondi, le risorse non sono infinite”. Non solo bisognosi e rifugiati ucraini, la Caritas dell’Aquila segue e protegge anche i minori non accompagnati presenti in città.“Vanno a scuola e stiamo cercando di farli integrale nel tessuto sociale del territorio, gli forniamo la possibilità di compiere percorsi di studi completi. È giusto che vengano integrati, con le stesse possibilità di tutti quanti”. Per quanto riguarda gli stranieri giovani, c’è grande attenzione affinché possano inserirsi anche nel mondo del lavoro. “Abbiamo partecipato al patto per l’inclusione lavorativa degli stranieri con la Prefettura dell’Aquila. Sono stati istruiti e professionalizzati presso la scuola edile, noi, come Caritas ci siamo occupati di comperare e fornirgli tutto l’occorrente idoneo per il lavoro”.

caritas pacchi spesa

Insomma, si cerca di tenere accesa quella fiammella della speranza che non fa solo calore, ma genera conforto e sicurezza. “Cerchiamo di dare una mano anche a tanti studenti universitari fuori sede che, in attesa della borsa di studio spesso non riescono a trovare una stanza. Gli affitti non sono in tanti casi accessibili e per quello che possiamo facciamo fronte”. spiega don Dante. Quest’anno, per reperire qualche fondo in più, la parrocchia di Pettino ha organizzato anche dei mercatini di Natale. “Abbiamo venduto diversi oggettini realizzati a mano dai nostri parrocchiani e dalle signore del quartiere: piccole cose, simboliche che ci hanno consentito di avere qualche risorsa in più”. 

nuovi poveri caritas

Caritas L’Aquila, un piccolo gesto per aiutare chi soffre

La Caritas diocesana si sostiene anche con le offerte di chi può. Le offerte vanno intestate a Confraternita del Preziosissimo Sangue sparso. IBAN IT07I0538703601000002572002. La confraternita è l’ente giuridico a servizio della Caritas diocesana. Specificare la causale “contributo Caritas”.

“Trova il tempo di fare la carità, è la chiave del Paradiso. Prometti a te stesso di parlare di bontà, bellezza, amore a ogni persona che incontri; di far sentire a tutti i tuoi amici che c’è qualcosa di grande in loro; di guardare al lato bello di ogni cosa e di lottare perché il tuo ottimismo diventi realtà”. Madre Teresa

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