Siglato lo storico protocollo per il recupero di uno dei simboli della città. Per la Torre Civica sono stati raccolti 3 milioni di euro.
Il recupero della Torre Civica prende forma: nella mattina del 13 dicembre è stato firmato il protocollo d’intesa all’Auditorium della Fondazione Cassa di Risparmio dell’Aquila con cui si avvia l’iter di riqualificazione dello storico manufatto di Piazza Palazzo. L’intervento è stato reso possibile grazie al contributo del governo australiano e della comunità italiana in Australia, che ha raccolto 3 milioni di euro. I lavori partiranno subito dopo le feste.
Il protocollo d’intesa per l’intervento di recupero e consolidamento è stato firmato dal Presidente della Fondazione Carispaq Domenico Taglieri, dal Sindaco del Comune dell’Aquila Pierluigi Biondi e, in collegamento dall’Australia, dal rappresentante del Trustee for Australian Abruzzo Earthquake Appeal Fund Giancarlo Martini Piovano e dal rappresentate dell’ente no profit La Scalabrini Village Ltd Doug MacColl. A partecipare da remoto sono stti anche i rappresentanti della stampa aderente all’Italian Media Corporation e del Governo Australiano che hanno raccolto i fondi necessari all’intervento.
“Aggiungiamo un nuovo tassello alla ricostruzione della città – ha commentato il sindaco Pierluigi Biondi, che ha ripercorso le problematiche seguite alla donazione – Inizialmente questa era legata alla realizzazione del Parco Urbano di Piazza d’Armi, ma dopo anni di palleggiamenti abbiamo preso la questione in mano e proceduto alla rescissione del contratto, che presentava più di un punto non chiaro. Abbiamo individuato in un simbolo della città l’oggetto in cui concentrare tanta generosità. La Torre Civica è l’ultima testimonianza del Palazzo del Capitano ed è il luogo in cui è stata conservata per secoli la Bolla del Perdono“.
La firma del protocollo è motivo d’orgoglio anche per Domenico Taglieri: “Dopo aver ridato a L’Aquila il palazzo della Cassa di Risparmio, abbiamo osservato questo finanziamento da tempo concesso alla città dopo il terremoto. Ci siamo adoperati perché i fondi venissero alla Fondazione e affinché si arrivasse ad un appalto velocissimo. A dieci giorni dall’apertura del Palazzo e il ritorno del Comune alla sede storica, oggi firmiamo l’accordo con l’Australia. Penso che appena dopo Natale saremo pronti per iniziare il percorso dei lavori. E’ bene che il palazzo storico del Comune sia ridato alla città al più presto“.
Il “ritorno a casa” del Comune, peraltro, è stato inaugurato l’11 dicembre, con la riapertura della sede cinquecentesca di Piazza Palazzo dopo 14 anni e mezzo di chiusura dovuta al sisma e dopo lavori durati 6 anni. Un’opera problematica, che ha richiesto la suddivisione in due lotti dell’intervento a causa delle precarie condizioni statiche dell’immobile. Da qui, l’approvazione di una variante per la messa in sicurezza della sola Torre Civica.
Ora, però, il recupero della Torre Civica inizia a prendere forma: “Il protocollo è stato disegnato per garantire percorsi snelli e assicurare trasparenza delle procedure – ha concluso David Iagnemma, segretario della Fondazione Carispaq – la Fondazione replicherà i percorsi avviati con i restauri importanti del passato: il progetto, prima di essere affidato, ha bisogno di ulteriori verifiche per quanto riguarda il consolidamento“.
L’iniziativa si prospetta complessa: i tecnici del Comune avevano il compito di elaborare interventi alle murature, che verranno sostenute internamente da una struttura d’acciaio. Nel progetto quindi è stato inserito anche il consolidamento della sottomurazione. Il tutto sarà supervisionato da un comitato di garanzia costituito da esponenti dell’Università dell’Aquila, dell’Ordine dei Medici e degli Ingegneri.
