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Vacanze di Natale, il film cult delle feste torna al cinema dopo 40 anni

11 dicembre 2023 | 15:26
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Vacanze di Natale, il film cult delle feste torna al cinema dopo 40 anni

Vacanze di Natale: il primo cinepanettone torna al cinema dopo 40 anni. Nelle sale il 30 dicembre la versione restaurata. “A Ovindolo ce stavo bene ddu mesi!”.

“Alboreto is nothing”, “Sole, whisky e sei in pole position”, “Sei you later”, “Silenzio ragazzi papà ci vuole dire qualche cosa: bè anche questo natale se lo semo levato dalle …”! Chi non ha mai pronunciato una di questa frasi o l’ha sentita dire a tavola durante il pranzo del 25 dicembre? Incredibile come certi film e certe frasi, più o meno allegre, triviali o ‘sboccacciate’ posano entrare nel gergo di tutti. È successo con tanti film internazionali e italiani, uno fra tutti il mitico cult ‘Vacanze di natale‘ che, quest’anno, torna al cinema per un giorno, 40 anni dopo la sua uscita. Il pubblico potrà tornare in sala per gustare una versione restaurata e rimasterizzata per il cinema per un giorno soltanto, il 30 dicembre. Un’occasione imperdibile, questa, per riascoltare insieme ad amici e parenti le memorabili e divertenti battute del film che ha coinvolto e intrattenuto diverse generazioni di spettatori.

Parliamo di un film da 3 miliardi di lire di incasso al box office di allora, di 75 fan club dedicati, di una saga che ha generato altri film ambientati anche all’estero: Natale in India, a Miami, sul Nilo e a New York), fino a Vacanze di Natale a Cortina (2011). Ma “Vacanze di Natale”, il primo della serie, resta un cult, un must delle proiezioni natalizie in famiglie: sarà per quelle battute che fanno ancora ridere, – e che oggi sarebbe quasi impossibile riportare al cinema – sarà per quei personaggi maledettamente tanto italiani, sarà per quella vena di malinconia ironica, per la colonna sonora che ancora riesce a far ballare tutti con successi come “Maracaibo”, per la location magica di Cortina d’Ampezzoma il primo cinepanettone della storia del cinema italiano non si scorda mai!

Il trailer della versione restaurata

Perchè Vacanze di Natale piace ancora tanto? Innanzitutto quel film ha ‘inventato’ il filone del cine panettone, commedie dell’equivoco divertenti e leggere che, anche oggi, a distanza di 40 anni, creano un modo per rivangare i tempi che furono per diverse generazioni, anche per chi quegli anni dorati non li ha vissuti. Racconta con ironia e semplicità gli anni ’80, quella voglia di evasione e di eccesso, tipica dei super ricchi, quelli veri e di quelli aspiranti tali. Il tutto condito da una colonna sonora che ha fatto storia, da Mike Oldfield a Gazebo, autore di hit come “I like Chopin” e “Masterpiece” e poi canzoni come “Grazie Roma” di Antonello Venditti e tanta musica dance.

vacanze di natale

Piace anche perchè per chi lo ha vissuto, porta in scena uno spezzone di quell’Italia magica e colorata che per tanti aspetti non c’è più, che si divertiva con poco e facendo ‘bischerate’  e le vacanze sulla neve, in posti come Cortina erano ad appannaggio quasi di tutti, dall’avvocato Covelli, (interpretato da Riccardo Garrone) ai coniugi Marchetti, macellai di Roma sud, famiglia semplice e proletaria, un po’ rozza sicuramente, ma molto più umana dei coniugi Covelli, ricchissimi e altezzosi, il cui capofamiglia dei Marchetti era interpretato dal mitico e mai dimenticato Mario Brega“A Ovindolo ce stavo bene ddu mesi” e il figlio Mario, da un giovanissimo e bellissimo Claudio Amendola.

vacanze di natale

Prodotto da Filmauro, diretto da Carlo Vanzina e sceneggiato dal fratello Enrico, nel cast spiccavano grandi nomi del cinema italiano, da Christian De Sica a Jerry Calà che nel film è Billo, irresistibile e squattrinato pianista dongiovanni, che la sera intrattiene il pubblico dell’hotel e la notte le mogli dei ricchi avventori e le cameriere dell’albergo. Altri personaggi, caratteristici, erano le bellissime Karina Huff, Stefania Sandrelli e Guido Nicheli che sulla sua lapide ha voluto che ci fosse scritto proprio ‘see you later’, un’altra delle frasi iconiche del film e del suo personaggio.  “In quegli anni eravamo tutti più felici, avevamo voglia di divertirci ed eravamo spensierati”, aveva ricordato Jerry Cala, intervistato dal Capoluogo, durante una serata organizzata a L’Aquila, in Piazza Duomo, a dicembre 2021.

Jerry Calà l'aquila