AFM, l’allarme: “Dipendenti sottopagate e cambi sede senza preavviso per i lavoratori”

9 novembre 2023 | 11:58
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AFM, l’allarme: “Dipendenti sottopagate e cambi sede senza preavviso per i lavoratori”

Il sindacato Cisal denuncia diverse criticità in casa AFM, “Dipendenti del settore pedagogico “Casetta Fantasia” sottopagate, cambi sede improvvisi per i lavoratori del settore farmaceutico. E l’Amministratore unico non ci ascolta”. 

Il sindacato Cisal denuncia diverse criticità in casa AFM, “Dipendenti del settore pedagogico “Casetta Fantasia” sottopagate, cambi sede improvvisi per i lavoratori del settore farmaceutico. E l’Amministratore unico non ci ascolta”.

Problemi in casa Afm, l’allarme del sindacato Cisal: “Da tempo, purtroppo inascoltati dall’Amministratore unico, segnaliamo varie criticità presenti nella partecipata comunale. Le dipendenti del Settore Pedagogico ‘Casetta Fantasia’sono sottopagate rispetto alle colleghe che svolgono le stesse mansioni presso gli asili comunali. La differenza retributiva è di circa 200 euro mensili e riteniamo che questa ingiustizia debba essere immediatamente risolta. In un momento storico in cui si evidenzia la debolezza dei salari appare ingiustificabile, soprattutto per una partecipata comunale, penalizzare donne che svolgono un lavoro encomiabile. La sensibilità di AFM nei confronti del settore pedagogico è praticamente nulla. Basti pensare che l’ultimo accordo di secondo livello è stato sottoscritto nel 2005 ed è scaduto nel 2009. L’Amministratore Unico, mentre si vanta dei 450 mila euro di utili per il 2022, farebbe bene ad ascoltare le istanze di quelle dipendenti che, di fatto, hanno reso ‘Casetta Fantasia’ un polo di eccellenza cittadino”.

Ma le segnalazioni e le criticità segnalate dalla segreteria provinciale Cisal non finiscono qui. Anzi.
“Situazione non certo migliore quella che riguarda il settore farmaceutico. Ai lavoratori viene chiesto continuamente di cambiare la sede lavorativa senza preavviso ed in barba al CCNL, che prevede che tali spostamenti debbano essere regolamentati da accordo sindacale. L’azienda non vuole adeguare l’orario ai lavoratori part time che, da anni, lavorano a tempo pieno nonostante, a tutt’oggi, la carenza di personale è notevole. Malgrado l’impegno profuso ogni giorno ed in particolar modo nel tremendo periodo Covid19, il buono pasto per gli addetti alle farmacie è rimasto di appena 5€. In questo scenario l’Amministratore Unico, mentre sbandiera ai quattro venti gli utili di bilancio, evita di avere ogni confronto con la Cisal, primo sindacato sia nel settore farmaceutico che nel polo pedagogico. Ci auguriamo che ‘l’A.U. in fuga’ si fermi per ascoltarci e per risolvere criticità che un’Azienda così importante per la nostra città non può continuare ad ignorare”, conclude la nota sindacale.