“Il Parco della luna”: questo il progetto per la riqualificazione di 6 edifici dell’ex ospedale psichiatrico di Collemaggio. Un’area nella quale troveranno posto strutture ricettive e sociali a disposizione della città, realizzati in chiave europea, moderni, accoglienti, la nuova sede del Conservatorio, alcune scuole.
L’opera del Parco della luna verrà finanziata dalla Regione Abruzzo con 10 milioni di euro con il Masterplan che ha concesso alla stazione appaltante (il Comune dell’Aquila), 700 mila euro come anticipo, circa il 7% del finanziamento complessivo. Il trasferimento dei fondi avverrà con un atto di concessione attraverso il quale il Comune dell’Aquila si impegnerà “a garantire la conclusione positiva dell’iter finalizzato alla redazione del progetto esecutivo e al conseguente ottenimento di tutti i pareri richiesti per legge e ineludibili per l’espletamento della gara d’appalto e a concludere l’intervento con il finanziamento assegnato, comprensivo di ogni tipo di spesa occorrente e di ogni altro onere finanziario comunque connesso alla sua realizzazione”. I 6 edifici sono quelli che si trovano sulla destra, dopo l’ingresso.
L’iter è iniziato a fine 2022 quando il Comune e la Asl 1 – proprietaria degli edifici interessati – hanno firmato un protocollo di intesa con il quale la Asl ha concesso in permuta gli edifici che si trovano dentro l’area dell’ex ospedale per realizzate il Parco della Luna. Oltre al Parco troveranno posto anche la nuova sede del Conservatorio dell’Aquila, al posto dei locali che hanno ospitato la ex Accademia dell’Immagine, una struttura nella quale il Gran Sasso Science Insitute realizzerà un suo progetto, e alcune scuole.
Come riporta Il Centro, circa un anno fa, il Comune, in una delibera di giunta, aveva delineato anche la soluzione architettonica: “che verrà studiata insieme alla Soprintendenza e ogni altro ente coinvolto a vario titolo nell’iniziativa in quanto portatore di interessi, tenendo conto: dell’armonia degli edifici con l’ambiente esterno, il contesto naturalistico antropizzato, gli altri immobili esistenti, alcuni dei quali oggetto di riqualificazione, i vincoli monumentale e architettonico insistenti sul sito; della facilità di accesso all’area e ai fabbricati, soprattutto attraverso l’abbattimento delle barriere architettoniche; dell’utilizzo di materiali naturali e che privilegino la facilità di manutenzione”.
