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Nuova Centrale 118 a L’Aquila, 16 mesi per la realizzazione: iniziati i lavori

L'AQUILA - Posa della prima pietra per la nuova centrale 118. Importo di 4 milioni e 205.000 euro, con fondi della Regione Emilia Romagna, Banca d’Italia e Asl, per una struttura di 700 metri quadrati.

L’AQUILA – Posa della prima pietra per la nuova centrale 118. Importo di 4 milioni e 205.000 euro, con fondi della Regione Emilia Romagna, Banca d’Italia e Asl, per una struttura di 700 metri quadrati.

Via ai lavori per la realizzazione della nuova centrale 118 di L’Aquila. La cerimonia d’inaugurazione, con la posa della prima pietra del cantiere, si è svolta oggi pomeriggio all’ospedale di L’Aquila, con una conferenza stampa nella sala Dal Brollo a cui hanno partecipato, tra gli altri, il presidente della Regione Marco Marsilio, l’assessore regionale alla sanità Nicoletta Verì, il sindaco Pierluigi Biondi, il sottosegretario alla presidenza della giunta regionale dell’Emilia Romagna, Davide Baruffi e Gian Luca Trequattrini, funzionario generale della Banca d’Italia. Presenti anche il senatore Guido Liris, già assessore regionale al Bilancio, e il vicepresidente della Giunta regionale, Emanuele Imprudente e l’assessore Mario Quaglieri. La conferenza stampa è stata aperta dal Manager della Asl 1 Abruzzo Ferdinando Romano, affiancato dal direttore sanitario aziendale Alfonso Mascitelli e da quello amministrativo, Stefano Di Rocco. I lavori, che verranno realizzati entro 16 mesi, sono stati affidati all’impresa RTI Doppia C impianti di Cosimo Capacchione – Consorzio stabile cantiere Italia.

“Si dà finalmente una risposta decisa al tema delle emergenze-urgenze delle aree interne, a partire dalla città capoluogo d’Abruzzo. Il progetto nasce grazie alla convenzione stipulata, nel 2010, con l’Agenzia regionale della Protezione Civile dell’Emilia-Romagna – che prese in carico il campo tenda di Villa Sant’Angelo, Comune di cui all’epoca ero sindaco – e si fece promotrice di una grande raccolta fondi a cura di enti e cittadini. Una parte di quei fondi, oggi, ‘vive’ nell’ambulatorio di Villa, l’altra fu destinata al 118. L’iter procedurale subì però una fase di stallo. La realizzazione, infatti, era contenuta nel terzo stralcio dell’accordo quadro sull’edilizia sanitaria (ex art. 20 L. 67/88), bloccato perché l’amministrazione regionale di centrosinistra decise, all’epoca, di realizzare tutti gli ospedali in project financing, ma senza copertura finanziaria, e per questo continuamente rimbalzata dal ministero. La giunta Marsilio, che ringrazio tutta, insieme alla direzione della ASL Avezzano – Sulmona – L’Aquila, invece, ha impresso una svolta determinante alla vicenda, stanziando altri fondi – i costi nel frattempo aumentati per l’adeguamento prezzi dei materiali – oltre i 4 milioni finanziati dalla Regione Emilia-Romagna e dalla Banca d’Italia. Per me oggi si chiude un cerchio, una battaglia comune che è costata fatica, impegno e tempo, e per cui sono riconoscente soprattutto a chi non ha mai perso fiducia”, così il sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi, a margine della cerimonia di posa della prima pietra della Centrale Unica del 118 presso il presidio ospedaliero del capoluogo che si è tenuta questo pomeriggio.

Il progetto è stato finanziato con un importo di circa 4 milioni e 205.000, di cui 2 milioni e 100mila messi a disposizione dalla Regione Emilia Romagna, 1 milione e 984.000 da Banca d’Italia e 121.000 dalla Asl. La nuova centrale operativa, che avrà una superficie di circa 700 metri quadrati, comprenderà piazzola di atterraggio, hangar, impianto per volo notturno, area sosta elicotteri, impianto di rifornimento carburante. L’edificio sarà completamente indipendente e si articolerà su due livelli, uno parzialmente interrato rispetto al livello della strada e del piano ospedaliero (piano terra) e il superiore con collocazione al di sopra del piano stradale (primo piano).

nuova centrale 118 l'aquila lavori

Al piano inferiore il progetto prevede la collocazione di: reception, 2 spogliatoi per gli operatori del soccorso, con spazi igienici e doccia, 5 locali riservati al riposo degli addetti, un’area relax provvista di ripostiglio, 2 servizi igienici e un locale tecnico per la collocazione dell’Uta (sistema per il rinnovo dell’aria interna), un locale con accesso dall’esterno per la centrale termica.
Al primo piano ci saranno: sala operativa, ufficio del dirigente, sala riunioni, 6 uffici destinati agli addetti al soccorso, un locale per la guardia medica, farmacia e locale relax con ripostiglio.
L’opera sarà realizzata in un’area nei pressi dell’obitorio e una volta ultimata sarà la nuova sede operativa del servizio del 118.

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Il progetto prese le mosse nel 2010, sulla scia dell’emergenza del sisma di L’Aquila dell’anno prima. Dopo vari passaggi amministrativi, per migliorarlo di volta in volta, il progetto venne approvato nel 2015. A marzo l’Aric ha approvato l’iter e il 14 settembre scorso la Asl 1 Abruzzo ha proceduto all’affidamento dei lavori.  “Oggi”, dichiara il Manager della Asl, Ferdinando Romano, “si mette concretamente in moto un progetto cruciale per alzare la qualità e l’efficienza del servizio 118 in provincia di L’Aquila che va completare un sistema che vede impiegate professionalità qualificate e una logistica sempre adeguata ai bisogni del territorio. La nuova centrale 118, da oggi in via di realizzazione, si inserisce a pieno titolo nel piano di potenziamento della Regione della rete di Emergenza-Urgenza”.

 “Circa un anno e mezzo – ha sottolineato il senatore di Fratelli d’Italia Guido Liris – fa giungeva a compimento un iter amministrativo lungo e complesso, rimasto per anni incagliato che ci siamo fatti carico di riprendere e portare a termine, non senza ostacoli, e che oggi permette di arrivare finalmente all’apertura del cantiere che, seppure può sembrare solo un inizio, è molto di più per chi conosce quanto sia complesso realizzare un’opera pubblica in Italia e quanto lo sia stato in questo particolare caso. Erano passati la bellezza di 10 anni dalla progettazione dell’opera, per la quale dobbiamo ringraziare anche la Regione Emilia Romagna per la donazione post-terremoto del 2009, eppure da quando ho avuto una responsabilità di gestione in Regione Abruzzo”, ricorda Liris, ex assessore regionale al Bilancio, “ho dovuto, insieme al presidente Marsilio e agli altri colleghi, profondere importanti sforzi per reperire le restanti risorse necessarie attivando, da un lato, qualsiasi tipo di canale e rapporto anche con la Banca d’Italia, dall’altro reperendo fondi pari a circa 2 milioni di euro dalle economie derivanti dalla realizzazione del Covid hospital di Pescara attraverso l’Agenzia regionale di informatica e committenza (Aric). Si tratta di un’infrastruttura strategica per tutte le aree interne dell’Abruzzo, che darà maggiore dignità all’intera Asl provinciale e in particolare agli operatori del 118 dell’Aquila fino ad oggi confinati in locali angusti dell’ospedale San Salvatore”, conclude Liris.
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