Abruzzesi nel mondo

Jacopo Sipari di Pescasseroli, dall’Abruzzo al Teatro dell’Opera di Tirana

L'abruzzese Jacopo Sipari di Pescasseroli direttore del Teatro dell'Opera di Tirana. Gli antichi rapporti tra le due sponde dell'Adriatico.

L’abruzzese Jacopo Sipari di Pescasseroli direttore del Teatro dell’Opera di Tirana. Gli antichi rapporti tra le due sponde dell’Adriatico.

Il 2023 passerà alla storia come l’anno dall’Albania, meta turistica invasa proprio dagli italiani, alla ricerca di un “posto al sole”, dove già risiedono oltre 20mila dei nostri connazionali. La realtà, come sempre, è più complessa ed articolata, di come appare, tra due “Paesi Fratelli”, che si ritroveranno nella U.E, ma che hanno incrociato i loro destini da secoli, a partire proprio dell’Eroe della Patria, Giorgio Castriota Skanderbeg, il difensore della fede cristiana nei Balcani del’ 400, che Papa Callisto III sostenne contro l’invasione dei musulmani, definendolo “l’Atleta di Cristo”. Da allora gli albanesi in fuga sono arrivati nel Mezzogiorno d’ Italia ed anche in Abruzzo, costituendo a Villa Badessa(Pe), la più antica “comunità arbereshe”, ancor oggi presente, dal 1743. Quindi specie dopo il grande esodo del 1991 verso l’Italia, ora gli albanesi sono diventati una delle etnie più attive ed integrate, anche nella nostra regione, con importanti posizioni economiche, sociali ed istituzionali, a partire dai comuni. Dopo le diverse visite ad alto livello del longevo Premier Edi Rama (che ora ha ricevuto la Presidente Giorgia Meloni) mentre il Presidente della Repubblica, Bajram Begaj, ha visitato la nostra Regione, invitato dalla sua opposizione. Per questo è degna di nota la nomina di un ‘eccellenza abruzzese, come il Maestro Jacopo Sipari, a Direttore artistico del Teatro dell’Opera di Tirana, con il Ministro della Cultura, l’On. Elva Margariti, formatasi nella stessa Università di Firenze. Jacopo Sipari (classe 1985), porta un illustre cognome, originario di Pescasseroli (AQ), peraltro il paese nativo del grande filosofo Benedetto Croce e consegue questo prestigioso traguardo, con un alto profilo professionale e già ragguardevoli esperienze, sia in Italia, che all’estero. La nomina è arrivata il 21 giugno us, nel giorno della Festa Internazionale della Musica, annunciando la prima dell’Aida, nel sontuoso allestimento del compianto Maestro Franco Zeffirelli, con la regia di Stefano Tresoldi. Il Direttore Sipari viene così a consacrare la sua carriera, dopo una prestigiosa formazione, con il conseguimento della Direzione d’ orchestra, composizione e canto, presso il Conservatorio di Trieste ed il diploma in canto lirico, ottenuto al Conservatorio “A.Casella “, dell’Aquila.. La particolarità, pressoché’ unica, di questo musicista è anche la sua formazione giuridica di base, con una laurea in Giurisprudenza e la specializzazione in Diritto Penale e presso la “Sacra Rota”. In aggiunta, la conoscenza della lingua latina medievale e altresì quattro di quelle moderne. In particolare per la sua estrazione musicale ha inciso la scuola di pianoforte, allievo del Direttore Alberto Veronesi, ricevendo molti attestati e premi da vari soggetti, come il Cnel, con “l’Italia Giovane”, nonché il premio speciale “Golden Opera”, per la New Generation degli Oscar della lirica. Qui vanno ricordati specie quelli della sua terra d’origine, a cui resta molto legato. Nel 2012, l’allora Presidente del Consiglio Regionale dell’Abruzzo, l’On. Nazario Pagano gli conferì il titolo di “Cittadino Onorario d’Abruzzo “ed ora anche quello di Direttore artistico del famoso Festival Internazionale di Mezza Estate di Tagliacozzo (AQ) ed a settembre pv dell’Istituzione Sinfonica Abruzzese, de L’Aquila, a suggello di tanti primati nella sua rinascita, ora anche candidata a Capitale della Cultura Italiana 2026. Questi riconoscimenti arrivano dopo i tanti conseguiti all’estero, dal Messico al Qatar, Turchia, Grecia, Serbia, Ucraina e perfino in Mongolia, come “Guest Professor“, delle Istituzioni musicali di quei Paesi, tanto diversi, ma accomunati dall’amore per l’Opera del “Bel Paese”. Inoltre vanno segnalate le collaborazioni artistiche con star internazionali della musica, come l’americana Anastacia, ma partendo sempre dalla sua passione tutta italiana per Giacomo Puccini e la sua “Tosca“. Un’ennesima conferma del talento musicale, quasi ereditario, di una terra abruzzese, che ha avuto tanti geni del “Bel Canto”, sia tra gli autori, che gli esecutori di opere colte e popolari.

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