MAIELLA – Individuata un’elevata percentuale di batteri coliformi e di cloro nell’acqua della fontana chiusa precauzionalmente in località Santa Maria del Monte, nel territorio di Castiglione Messer Marino. Ancora qualche giorno per i risultati delle analisi.
Nuovi aggiornamenti sugli scout intossicati: i giovani si erano accampati sulla Maiella e poi si erano spostati nel Rifugio del Cinghiale, nel territorio di Castiglione Messer Marino, per provare ad utilizzare i telefoni e chiedere aiuto. Trovata un’alta percentuale di batteri coliformi e di cloro nell’acqua della fontanella in località Santa Maria del Monte, area facente parte del Comune di Castiglione. Da questa potrebbero aver bevuto gli 8 scout che – nella notte tra sabato 15 e domenica 16 luglio – hanno accusato malori intestinali acuti. Saranno necessari ulteriori 2/3 giorni per i risultati definitivi sull’analisi dell’acqua e capire se è stata proprio l’acqua a causare quei malesseri. Bisognerà capire, sostanzialmente, se questa concentrazione di batteri è sufficiente a causare i sintomi avuti dai ragazzi. Oltre a questa ipotesi, l’altra causa del malore, come riportato ieri, potrebbe essere l’avaria del cibo ingerito dai giovani: in particolare si parla di un’anguria mal conservata. Intanto, a fini precauzionali, la fontanella di Santa Maria del Monte è stata chiusa mediante ordinanza dal Comune.
Come riporta Il Messaggero, erano 30 gli scout presenti al campo estivo, tra i quali 26 minori, insieme a 4 accompagnatori. Gli scout fanno parte del gruppo Agesci Pescara e sono, infatti, quasi tutti originari del pescarese. I malesseri sono sopraggiunti nella seconda note di permanenza, dopo essersi accampati il venerdì. Poiché i sintomi comparivano su diversi ragazzi, uno degli accompagnatori è riuscito ad allertare i soccorsi, chiamando il 118.
Prima del gruppo pescarese nella stessa zona avevano campeggiato gli scout di Lanciano e – come riporta, inoltre, Il Messaggero – anche alcuni dei loro, tornati a casa, avrebbero accusato i medesimi sintomi. Per il recupero dei ragazzi si è attivato il Soccorso Alpino, con l’aiuto della protezione civile della Valtrigno, che ha messo a disposizione alcuni pulmini per trasportare a valle i giovani, poi condotti egli ospedali di Vasto e Lanciano.
La Asl ha proceduto a prelevare campioni del cibo ingerito dagli scout e dell’acqua della fontanella dalla quale hanno bevuto, vicina al campo estivo. Ora lei i risultati definitivi delle analisi faranno luce sulla vicenda. Intanto l’associazione “Acqua nostra” ha sottolineato come a gennaio 2023 era arrivata una “denuncia sullo stato di abbandono delle sorgenti e dei serbatoi, corredata da fotografie che ne illustravano un oggettivo degrado”.
