Sanita'

Obesità infantile, dalle cause alle soluzioni: un convegno a L’Aquila

L'obesità infantile: complicanze e conseguenze. Un convegno a L'Aquila e un corso di aggiornamenti per esperti e professionisti.

L’obesità infantile è un problema da non sottovalutare, dal momento che dall’inizio degli anni 70-80 ad oggi, la percentuale di bambini in eccesso di peso è praticamente raddoppiata e continua ad aumentare. Per analizzare il problema e valutare eventuali soluzioni, è stato organizzato un convegno a L’Aquila per sabato 24 giugno, dal primario di Pediatria del San Salvatore, Vincenzo Sampietro, presidente dell’evento.

Responsabile scientifica dell’incontro è la dottoressa Maria Laura Iezzi, pediatra in forze presso l’ospedale ed esperta in endocrinologia. “L’obesità infantile è sempre più diffusa – spiega la dottoressa Iezzi – e ne sono una dimostrazione i dati su bambini e adulti che soffrono di questa patologia”. L’OMS infatti stima che siano 340 milioni i bambini e gli adolescenti, tra i 5 e i 19 anni, che soffrono di un eccesso di peso.

L’incontro di sabato che si terrà al Canadian dalle 8 si presenta come un corso di aggiornamento ECM incentrato proprio sui disordini. metabolici nell’obesità infantile. Si parlerà del futuro della pediatria italiana, con la dottoressa Esposito Susanna, Moderatori, D’Andrea Marisa, Faraoni Franca, Fisiopatologia dei Disturbi Metabolici nel Bambino e Adolescente Obeso, con il dottore Santoro Nicola, Complicanze Endocrinologiche dell’Obesità e Ripercussioni Economico-Sociali, con il dottore Gallo Francesco, le Opzioni Terapeutiche dell’obesità in Età Evolutiva, con il professore Stagi Stefano, Dall’Iperinsulinismo al Diabete Mellito Tipo II con il dottore Del Vecchio Maurizio. Nella seconda sessione invece si parlerà di Disforia di Genere con il dottore Iughetti Lorenzo, Sindrome dell’ovaio Policistico, Aspetti Etiopatogenetici e Clinici, con la dottoressa Angeletti Cristina, Aspetti Terapeutici della PCOS in Adolescenza con la dottoressa Iezzi Maria Laura, Adolescente con Diagnosi di PCOS, Ripercussioni sulla Fertilità, con il dottore Barbonetti Arcangelo.

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Nel pomeriggio invece ci sarà il programma scientifico: Meccanismi Genetici del diabete monogenico causato da disfunzione del reticolo endoplasmatico, con la dottoressa Elisa De Franco, Presa in carico dell’obeso al fine di una diagnosi differenziale nelle obesità genetiche, con il dottore Fintini Danilo, Approccio Assistenziale all’adolescente Obeso in Ambulatorio, con il professore Farello Giovanni.

L’incremento vertiginoso dei casi di sovrappeso e obesità che interessa la popolazione pediatrica ha delle implicazioni particolari e rappresenta un fattore di rischio importante per lo sviluppo di gravi patologie nelle età successive, considerato il fatto che il 70-80% dei casi di obesità insorta in età infantile evolve verso un’obesità in età adulta. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) i bambini in eccesso ponderale nel mondo sono 44 milioni. In Italia i bambini sovrappeso sono il 21% e i bambini obesi circa il 10%, con prevalenze più alte nelle regioni del centro-sud. L’aumentata tendenza alla sedentarietà, associata a un crescente apporto calorico spesso mal distri¬buito nel corso della giornata, ha giocato poi un ulteriore ruolo nel peggiorare questo quadro in età adolescenziale. Uno dei temi centrali delle complicanze del sovrappeso e dell’obesità è costituito dalla resistenza insulinica, snodo fon¬damentale che conduce, a lungo andare, al diabete di tipo 2 e alla sindrome metabolica.

Altre complicanze sono rappresentate dalle dislipidemie e dalla ipertensione arteriosa che insieme alla infiammazione cronica di base che accompagna tale condizione, sono alla base dei disturbi cardiovascolari (ictus, ischemia cardiaca) e gastrointestinali (calcolosi della colecisti, steatopatie). In tale contesto si inseriscono le patologie disfunzionali ovariche, diagnosticabili già in età adolescenziale, quale la sindrome dell’ovaio policistico (PCOS), nelle quali l’insulino-resistenza e l’obesità sono parte integrante fondamentale della etiopatogenesi.

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Queste problematiche sono state per troppo tempo sottostimate e ritenute solo di pertinenza dell’età adulta. Si è evidenziato invece, quanto sia fondamentale intervenire in adolescenza con un accurato screening, un attento follow-up, e un adeguato approccio terapeutico. L’iperinsulinemia, secondaria all’insulino-resistenza e l’obesità, sono molto diffuse nelle pazienti affette da PCOS ed entrambe contribuiscono, rispettivamente in maniera diretta e indiretta, allo sviluppo dell’iperandrogenismo e hanno ripercussioni sulla futura fertilità di queste adolescenti. È facile comprendere come, in questo particolare e complesso quadro dismetabolico che coinvolge diversi organi ed apparati, l’intero Sistema Sanitario Nazionale, ed in particolare la categoria professionale dei Pediatri, abbia un ruolo fondamentale al fine di attuare efficaci azioni preventive, ma anche, ove queste falliscono, un accurato screening e un attento follow-up, accompagnati da un’azione di educazione alimentare, lotta alla sedentarietà e conoscenza delle varie opzioni terapeutiche volte a migliorare gli stati dismetabolici. È altresì importante
che il corretto inquadramento delle complicanze metaboliche e ormonali sia multidisciplinare con il concorso di varie figure professionali, tra le quali ginecologo, endocrinologo, adolescentologo.

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