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Vito Taccone, simbolo del riscatto popolare: la crono del Fucino obiettivo per il Giro 2024

A #nonsolocalcio puntata dedicata a Vito Taccone: era proprio suo il progetto di portare al Giro d'Italia la Crono del Fucino.

Vito Taccone (08.05.1940 – 15.10.2007): uomo vero, spontaneo, un riferimento per tante generazioni.
Uno dei figli più illustri di Avezzano e della Marsica, un esempio di riscatto, di ispirazione per quanti, nei tempi bui del dopoguerra, trovarono in lui uno sprone e un motivo di vanto delle proprie origini. Un simbolo dell’Abruzzo interno, tosto come solo gli abruzzesi sanno essere.

Il Camoscio d’Abruzzo è stato il protagonista della 27′ puntata di #nonsolocalcio: ospiti negli studi della trasmissione del Capoluogo su LAqTv il sindaco di Avezzano Giovanni Di Pangrazio, Nazzareno Di Matteo dell’associazione Piazza Cavour e il presidente dell’ISWEB Avezzano Rugby Alessandro Seritti.

Gesta epiche, eroiche quelle di Vito Taccone. È storia il suo giro d’Italia del 1963, quando a 23 anni conquistò 5 tappe, di cui 4 consecutive, con il sogno cullato di conquistare la maglia rosa. E 60mila persone ad accoglierlo, ad Avezzano, e portarlo in tripudio.
Ma per arrivare a diventare il Camoscio d’Abruzzo, Taccone passò attraverso le campagne, la fatica, la povertà di un territorio ancora piegato dal terremoto del 1915 e dai bombardamenti della guerra.

vito taccone

“Taccone è un patrimonio di tutto il territorio, dell’Abruzzo intero” sottolinea il sindaco Di Pangrazio. “È il simbolo del riscatto di quel popolo marsicano, che aveva subito il terremoto del 1915 e poi le due guerre. Vito Taccone nella sua storia rappresenta quel popolo che esce dalla povertà, che veniva dalla 2′ Guerra Mondiale, quell’Italia che iniziava a rialzarsi, quel popolo abruzzese e marsicano fiero, indomabile, lavoratore. Era un combattente, come lo sono i marsicani e gli avezzanesi. Rappresenta la rivalsa del nostro territorio, questo nostro rialzare la testa”.

di pangrazio non solocalcio
statua vito taccone

Un simbolo restituito, il 5 maggio scorso, alla comunità con il collocamento in piazza Cavour – la sua piazza Cavour – della statua che lo raffigura, forgiata da Bruno Morelli e restaurata, dopo gli atti di vandalismo patiti nel 2014, dalla figlia Eleonora Morelli.

“Taccone è l’espressione del riscatto popolare” aggiunge Nazareno Di Matteo. “Da pastore a fornaio: la sua storia inizia con la consegna del pane in bicicletta, su e giù per il Monte Salviano. È stato unico nella storia, tanto da essere riconosciuto in tutta Italia. All’inaugurazione della statua sono venuti in tanti, da tutta Italia, proprio per rendere omaggio alla sua figura: fra questi, anche un suo gregario, venuto direttamente dal Veneto”.

L’obiettivo, ora, è quello di avverare il progetto (e il sogno) di Vito Taccone: la crono del Fucino al Giro d’Italia. Un progetto che racconta proprio Di Matteo: “Lui aveva pensato il percorso. Partenza da Celano, con il bellissimo castello Piccolomini a fare da sfondo, arrivo ad Avezzano“. Proprio in piazza Cavour, magari. Un progetto di cui è a conoscenza anche il patron del Giro D’Italia Vegni e che la municipalità di Avezzano, insieme alla Regione Abruzzo, stanno promuovendo per la prossima corsa rosa del 2024.

Non solo Vito Taccone, però, in questa puntata: Avezzano, infatti, con i tanti impianti e società sportive, si candida a raggiungere ottimi risultati in tante discipline. L’ultimo, in ordine di tempo, il rugby: l’ISWEB Avezzano Rugby ha conquistato il 4′ posto in serie A, alla prima stagione di permanenza in questa serie. “Ora bisognerà lavorare per fare sempre meglio”, spiega il presidente Seritti, “ma siamo già all’opera”. Perchè lo sport non è solo risultati sportivi, ma socialità, cultura, collaborazione: “Anche con altri sport e società sportive”, sottolinea Seritti.

seritti az rugby non solocalcio

“La cittadella dello sport racchiude due campi da rugby e quello da hockey: ci stiamo sempre più allargando, considerando anche i settori giovanili della nostra società, molto attivi dagli under 5 fino ai seniores”. I cannarozzitti , così li chiama amorevolmente il Presidente i piccoli rugbisti, non sono solo vivaio per la squadra: ma sono linfa per lo sport, i valori che veicola, per il rispetto e la cultura che ad esso sono legati indissolubilmente. Lo sport giovanile si è sempre rivelato fondamentale per formare giovani cittadini, conclude il sindaco Di Pangrazio: ed è questo un motivo per il quale il Comune punta così tanto su impianti e iniziative

27′ puntata di nonsolocalcio: conduce Eleonora Falci. Ospiti sindaco di Avezzano Giovanni Di Pangrazio, Nazzareno Di Matteo dell’associazione Piazza Cavour e il presidente dell’ISWEB Avezzano Rugby Alessandro Seritti.

nonsolocalcio falci
vito taccone non solocalcio

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