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Grandangolo, l’onorevole Valdo Spini racconta “Il colle più alto”: storia dei 14 Capi di Stato, da De Gasperi a Mattarella

Speciale Grandangolo: intervista del direttore David Filieri all'onorevole Valdo Spini, memoria storica del PSI, ministro con i governi Amato I e Ciampi, a L'Aquila per la presentazione del suo libro.

Intervista del direttore del Capoluogo.it, David Filieri, all’onorevole del PSI Valdo Spini, ministro nei governi Amato I e Ciampi, a L’Aquila per la presentazione del suo libro, “Sul colle più alto”.

Valdo Spini, deputato dal 1979 al 2008, 2 volte Ministro e Sottosegretario di Stato, prima agli Esteri e poi agli Interni, indubbiamente grazie alla sua esperienza uno dei massimi conoscitori delle dinamiche politiche italiane, nel libro presentato a L’Aquila, “Sul colle più alto”, rievoca e racconta i 14 Capi di Stato che si sono succeduti dal 1946 a oggi, da De Gasperi a Mattarella, ricostruendo il modo in cui sono stati eletti e come sono arrivati alla carica rappresentativa più alta della Repubblica.

Che cosa è accaduto in quegli anni?Il mio è stato un lungo percorso parlamentare che ha abbracciato quasi 30 anni, reso possibile grazie al consenso delle persone. Durante il percorso politico mi resi conto che tante cose nel sistema non andavano bene. Nell’84 nel mio partito si erano verificati 3 grossi scandali, allora presentai una proposta di legge, maturata con degli esperti, per cercare di introdurre delle legislazioni simili a quelle europee. Per questa iniziativa non fui premiato, anzi”. L’onorevole Spini si era reso conto dell’importanza della questione morale, “avevo presentato alla Camera una proposta di legge per la trasparenza del finanziamento dei partiti e delle campagne elettorali”. Poco dopo questa proposta non venne riconfermato vicesegretario del PSI.

Siamo di fronte a una forte ‘Americanizzazione’ della società, c’è una forte brutalizzazione della convivenza civile, sono cambiati i sistemi produttivi, si parla sempre più spesso di questa esigenza della società di riavvicinarsi ai valori del socialismo, oggi, cosa significa essere socialisti? “Oggi i giornali sono pieni del problema di come riuscirà l’Italia a gestire le risorse del Pnrr. In questi anni è mancata la maturazione di una classe politica capace di comprendere. Abbiamo avuto classi politiche incentrate più sul rancore che sulla proposta positiva. L’area socialista è piena di formazioni culturali, molto attive, sarebbe giusto e intelligente recuperarle andando a creare un’area nuova, socialdemocratica. Un rilancio dell’identità socialista sarebbe importante“.

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L’onorevole Valdo Spini a L’Aquila per la presentazione del libro “Sul Colle più alto”

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