Cronaca

L’Aquila, 95 monete antiche sequestrate dal Nucleo TPC dei Carabinieri: una persona ai domiciliari

Operazione dei Carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio culturale in tutto il centro sud. A L'Aquila sequestrate 95 monete antiche, una persona posta ai domiciliari.

Operazione dei Carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio culturale in tutto il centro sud. A L’Aquila sequestrate 95 monete antiche, una persona posta ai domiciliari.

Associazione a delinquere finalizzata alla ricettazione, furto ed esportazione illecita di reperti archeologici e numismatici: 51 indagati, 21 misure cautelari e 50 perquisizioni eseguite dai Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale nel centro e sud Italia. Questi i numeri dell’operazione che ha riguardato anche L’Aquila, con l’esecuzione di una misura cautelare a carico di un 80enne che secondo l’accusa aveva un ruolo da ricettatore. Sequestrate 91 monete d’argento e 4 di bronzo, risalenti al II-I secolo a. C.
“Grazie allo straordinario apporto investigativo dei Carabinieri dell’Arte, l’indagine ha consentito di accertare e frenare un’impressionante azione predatoria a danno del patrimonio archeologico del nostro territorio, della eccezionale ricchezza culturale di Canosa” ha affermato il Dott. Renato Nitti, Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Trani.
“Un successo investigativo, – ha aggiunto il Generale di Brigata Vincenzo Molinese, Comandante dei Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale – che tuttavia dimostra in modo inequivocabile come il nostro territorio custodisca ancora incommensurabili tesori preda di tombaroli e trafficanti senza scrupoli. Su questo fronte e su quello dei recuperi all’estero sono impegnati costantemente i Carabinieri dell’Arte, che si giovano del sostegno concreto e fattivo del Ministero della Cultura italiano!”

monete carabinieri tpc

Nel dettaglio, è stato documentato come la consorteria si approvvigionasse di reperti archeologici, prevalentemente di carattere numismatico, mediante scavi clandestini eseguiti da squadre di tombaroli in aree campane, lucane e pugliesi, per la successiva esportazione illecita all’estero e immissione nel mercato illegale delle opere d’arte.

Nel corso dell’inchiesta sono stati rinvenuti e sequestrati complessivamente nr. 3586 beni archeologici, numismatici e ceramici in diverse regioni d’Italia (Puglia, Basilicata, Campania, Abruzzo, Lazio e Trentino Alto Adige), di valore storico artistico inestimabile e commerciale ingente, in eventi così suddivisi e di cui alle segnalazioni a cui si fa riferimento:
Minervino Murge (BT) e Canosa di Puglia (BT): sequestro di nr. 1.234 (milleduecentotrentaquattro) reperti di cui nr. 748 monete in bronzo e argento; nr. 398 tra bracciali, anelli, fibule e medaglie in bronzo; nr. 35 pesi da telaio; nr. 29 elementi in pasta vitrea; nr. 24 tra brocche, olle, piatti, unguentari e miniature, riferibili verosimilmente al IV-III sec. a.C., oltre a nr. 2 metal-detector e attrezzature per le ricerche clandestine;
Ordona (FG): nr. 6 monete in argento, riferibili al periodo romano repubblicano (III-II sec. a.C.); nr. 3 monete in bronzo (asse e sesterzi), riferibili al periodo romano imperiale (I sec. a.C.), tutte con caratteristiche di rarità e pregio;
Spinazzola (BT): nr. 179 (centosettantanove) reperti di cui nr. 125 monete in argento e bronzo; nr. 18 pesi da telaio; nr. 12 elementi in metallo; nr. 24 tra crateri a campana, stamnos, brocche, coppe, statuette, piatti, skyphos, epichysis, kantharos, vasi miniaturistici, lucerne e fusi ceramici, risalenti ad un periodo verosimilmente compreso tra il IV ed il II sec. a.C., oltre ad arnesi da scavo e nr. 2 metal-detector;
–  Spinazzola (BT): nr. 2 metal-detector e altri attrezzi per lo scavo clandestino;                                                                                                                                                                                                                – L’Aquila: nr. 91 monete archeologiche in argento di epoca II-I sec. a.C.; nr. 4 monete archeologiche in bronzo attestabile al II-I sec. a.C.;
Troia (FG): nr. 25 monete archeologiche in bronzo di datazione tardo imperiale romana; nr. 1 oggetto fittile di datazione tardo imperiale romana-medioevale; nr. 3 metal-detector, nr. 3 coltelli e attrezzature varie per le ricerche clandestine;
Ciampino (RM): nr. 364 monete archeologiche in argento e bronzo di epoca imperiale romana;
Lavis (TN): nr. 1.679 (milleseicentosettantanove) monete archeologiche in argento e bronzo, di zecche magno greche, romane e bizantine, databili tra il IV sec. a.C. e il III sec. d.C.

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