Atti sessuali con una minorenne e produzione di materiale pedopornografico: condannato un aquilano a 10 anni di reclusione dal Tribunale di Catania. Il pm aveva chiesto 6 anni di reclusione.
Le indagini erano partite dopo la denuncia da parte della madre di una bambina di 9 anni che sarebbe stata adescata su Internet dal giovane aquilano, tramite Whatsapp a Instagram. Secondo l’accusa l’uomo si sarebbe conquistato la fiducia della bambina, inducendola a inviargli immagini e video a contenuto pornografico; avrebbe avanzato anche richieste sessuali al fine di ottenere immagini di pedopornografia. La mamma della bambina insospettita da alcuni atteggiamenti era riuscita a farsi raccontare l’episodio. Durante le indagini gli agenti della Polizia postale dell’Aquila, diretti dal commissario David Palmieri, hanno sequestrato materiale informatico sottoposto ad analisi nei laboratori specializzati. Come riporta Il Messaggero, il giovane è stato difeso dall”avvocato Antonina Proetto, del Foro di Catania, che aveva richiesto, ma non l’aveva ottenuta, una perizia psichiatrica sul suo assistito.