Commercio

Regali di Natale, le regole per cambi e resi

Regali di Natale, entro quanto tempo si possono cambiare o restituire? Ecco le regole.

Natale è anche regali da scambiarsi sotto l’albero: non sempre però il dono è gradito. Quest’anno la spesa per le strenne è stata in media di 177 euro a famiglia, in calo rispetto agli altri anni a causa della crisi e del caro bollette. Quando il dono non è gradito, spesso c’è chi cerca di riciclarlo, come nel caso dell’ennesimo pigiama ricevuto dalla zia, ma è molto più semplice cambiare il regalo o chiedere un reso nel caso degli acquisti online. Infatti, tanti siti da quest’anno hanno ampliato le tempistiche per resi e rimborsi.

Vediamo quando è possibile farlo e le regole da rispettare.

LO SCONTRINO DI CORTESIA – Nella maggior parte dei casi deve essere l’acquirente a cambiare il regalo; quindi, bisogna considerare tale eventualità prima di fare l’acquisto e se possibile conservare lo scontrino, in modo da evitare complesse procedure. È bene sapere anche che molti negozi rilasciano lo scontrino di cortesia, una prova d’acquisto senza il prezzo, destinata ai regali, che consente di far cambiare l’oggetto proprio alla persona interessata
I TEMPI DA RISPETTARE – Non va dimenticato che ci sono delle tempistiche da rispettare, della modalità di acquisto, anche in base alla tipologia di prodotto e delle regole commerciali stabilite da ogni esercizio. Vi sono comunque delle linee generali sempre valide, garantite dal Codice di consumo
IL RECESSO – Per questa ragione esiste il cosiddetto diritto di recesso: il diritto del consumatore di restituire il prodotto in caso di ripensamento, in modo tale da ottenere il rimborso o la sostituzione. Esercitabile entro 14 giorni, non necessita di particolari motivazioni per essere richiesto: per questo non si applica a tutti gli acquisti, ma soltanto a quelli a distanza, che vengono effettuati attraverso gli e-commerce, per telefono, per posta oppure fuori dal locale commerciale del negoziante, per esempio sulle bancarelle. COME SI ESERCITA IL DIRITTO DI RECESSO – Il diritto di recesso nasce per tutelare in primis gli stessi commercianti, visto che il cliente non può avere ripensamenti se sceglie il prodotto personalmente, ma può accadere se lo sceglie a distanza. In queste circostanze la procedura è estremamente semplificata: basta comunicare attraverso una raccomandata e spedire per posta l’oggetto da restituire. In ogni caso è sempre bene chiedere prima dell’acquisto: spesso, infatti, i commercianti scelgono di permettere il diritto di recesso anche nel caso di acquisti nei negozi fisici, come segno di cortesia verso i clienti

COSA NON SI PUÒ RESTITUIRE – Ci sono articoli che però non sono restituibili, né dopo 14 giorni né dopo 7, limite usato da molti esercizi commerciali. Fra questi gli articoli sanitari, la biancheria intima, i prodotti per l’igiene o gli articoli in saldo o in sconto
LA GARANZIA IN CASO DI DANNEGGIAMENTO – Il cambio prodotto viene sempre assicurato quando presenta difetti. La garanzia prevede la responsabilità del venditore, che deve sostituire, riparare o rimborsare il prodotto danneggiato. La garanzia, con validità di 2 anni, può essere esercitata dal consumatore entro 26 mesi dall’acquisto, anche se più passa il tempo più è difficile provare i danni. Secondo il Codice di consumo il cliente deve esercitare il suo diritto direttamente verso il venditore, che a sua volta può agire contro il produttore

leggi anche
l'aquila
Eventi
Villaggio di Natale, fino al primo gennaio appuntamento in Piazza Duomo
tavolata natalizia
L'approfondimento
Abbuffate natalizie, cosa fare e cosa no: occhio allo zucchero nei dolci fatti in casa, alcol con moderazione