I Santi Angeli per la rubrica “Tutti i Santi giorni” del 2 ottobre, giorno della Festa civile dei Nonni.
Il 2 ottobre si venerano i Santi Angeli. La memoria dei Santi Angeli – espressamente citati nel Martirologio Romano come Angeli Custodi – si celebra dal 1670 il 2 ottobre, data fissata da papa Clemente X, anche se l’uso di una festa particolare dedicata agli Angeli Custodi si diffuse nella Spagna nel ‘400, nel secolo successivo in Portogallo, più tardi ancora in Austria. L’esistenza degli Angeli è un dogma di fede, definito più volte in modo solenne dalla Chiesa, nel Simbolo Niceno, nel Simbolo Costantinopolitano, nel IV Concilio Lateranense (1215) e nel Concilio Vaticano I (1869-70). Il nome “anghelos” deriva dal greco e vuol dire “messaggero” e con questo ruolo appaiono nella Bibbia. La teologia li descrive come esseri puramente spirituali, incorporei e immortali, personalmente dotati di intelligenza e di volontà, in perpetua contemplazione del volto di Dio, che glorificano e servono. In quanto spiriti, non hanno bisogno di un luogo materiale per esistere, anche se nella tradizione ebraica furono talvolta avvicinati a esseri materiali, ai quali si offriva ospitalità, che essi ricambiavano con benedizioni e promesse di prosperità. Poiché dotati di volontà, il Concilio Lateranense IV, definì come verità di fede che molti Angeli, abusando della propria libertà, caddero nel peccato e diventarono demoni. La tradizione cristiana ha dato il nome di Lucifero al più splendente degli Angeli, ribellatosi per orgoglio della propria bellezza e potenza a Dio, e da Lui precipitato dal cielo nell’inferno. Contro Lucifero si schierarono altri angeli dell’esercito celeste capeggiati dall’arcangelo Michele, che ingaggiarono una vittoriosa lotta in cui il demone soccombette, divenendo capo dei diavoli nell’inferno e simbolo della più sfrenata superbia. La figura dell’Angelo come simbolo delle gerarchie celesti appare fin dai primi tempi del cristianesimo, in prosecuzione della tradizione ebraica e come trasformazione dei tipi precristiani delle Vittorie e dei Geni alati, che avevano anche la funzione di mediazione tra le supreme divinità e il mondo terrestre. Attraverso l’insegnamento del “De celesti hierarchia” dello pseudo Dionigi l’Areopagita, essi sono distribuiti in tre gerarchie, ognuna delle quali si divide in tre cori, distinti tra loro per compiti, colori, forma delle ali e altri elementi identificativi. La prima gerarchia comprende i serafini, i cherubini e i troni; la seconda le dominazioni, le virtù, le potestà; la terza i principati, gli arcangeli e gli angeli. Specifici episodi biblici indicano la presenza degli Angeli: nel Vecchio Testamento si ricorda la lotta con l’angelo di Giacobbe (Genesi 32, 25-29); i tre angeli ospiti di Abramo (Genesi, 18); l’intervento dell’angelo che ferma la mano di Abramo che sta per sacrificare Isacco; l’angelo che porta il cibo al profeta Elia nel deserto. Nel Nuovo Testamento sono protagonisti dell’annuncio ai pastori della nascita di Cristo; un angelo compare in sogno a Giuseppe, suggerendogli di fuggire con Maria e il Bambino; un altro avvertì Maddalena e le altre donne della Resurrezione di Cristo, solo per citare alcuni brani più noti. Infine, l’Angelo Custode – un angelo per ogni uomo, che lo guida, lo protegge, dalla nascita fino alla morte – è citato sia nel Libro di Giobbe sia dallo stesso Gesù nel Vangelo di Matteo, quando indicante dei fanciulli disse: “Guardatevi dal disprezzare uno solo di questi piccoli, perché vi dico che i loro angeli nel cielo vedono sempre la faccia del Padre mio che è nei cieli”. Molto suggestiva è la preghiera istituita dalla Chiesa Cattolica a lui dedicata che recita “Angelo di Dio, che sei il mio custode, illumina, custodisci, reggi e governa me, che ti fui affidato dalla pietà celeste. Amen”.
Dal punto di vista iconografico, assai vasto è il patrimonio figurativo sui Santi Angeli: il fatto di essere immateriali, fatti di puro spirito, senza sesso né età, ha fatto sì che gli artisti di ogni epoca li raffigurassero sia secondo la dottrina, ma anche con il proprio estro. Molto presenti nella pittura, sono generalmente rappresentati di una bellezza sovrumana, spesso vestiti in abiti sacerdotali o in classiche tuniche, a volte come genietti dell’arte romana, quasi sempre con le ali e con il nimbo. A partire dal IV e V secolo gli Angeli sono ritratti in aspetto giovanile, efebico, mentre solo nell’epoca barocca apparirà il tipo femminile. Furono raffigurati in atteggiamento adorante – come nelle scene di Natività o nelle Maestà medioevali – ma anche addolorati nelle Crocifissioni e nelle Deposizioni; come Angeli musicanti e mentre suonano i tubicini; armati in lotta con i demoni; mentre accompagnano lo svolgersi delle opere di misericordia. Per quanto riguarda invece l’iconografia dell’Angelo Custode, poiché molto legata ai bambini, si è fissata sulla figura dell’Arcangelo Raffaele che guida e conduce il giovane Tobiolo.
Curiosità: il 31 luglio 2005, con la legge 159, il Parlamento italiano ha scelto la data del 2 ottobre per l’istituzione nel nostro Paese della Festa dei nonni, da sempre punto di riferimento fondamentale all’interno delle famiglie, in modo da rinsaldare il legame tra diverse generazioni e occasione per i nipoti di festeggiare i nonni.
