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Borbona, torna il Festival del Canto a braccio

Festival del Canto a braccio a Borbona, la XV edizione dopo due anni di stop imposti dal Covid.

Festival del Canto a braccio a Borbona, la XV edizione dopo due anni di stop imposti dal Covid.

Dopo due anni di fermo imposto dalla maledetta pandemia da Covid 19 che ha condizionato fortemente la vita economica e sociale dell’intero Paese torna a Borbona (Rieti) il prossimo 23, 24 settembre il tanto amato Festival del Canto a braccio, giunto alla sua XV edizione. Un connubio di cultura popolare e sensibilità molto viva ed attuale nell’Alta Valle del Velino, del Tronto, dell’Aterno e nella Maremma toscana ove, prima della drammatica emergenza sanitaria imposta dalla pandemia, in tutte le stagioni estive si svolgevano degli incontri, delle esibizioni poetiche in ottava rima che hanno dato splendore e lustro ai vari territori. Una manifestazione poetica di alto livello nel panorama nazionale delle tradizioni popolari con il fine di creare un senso di comunità che unisce i territori attraverso le loro tradizioni mantenendole in auge.
Per rimanere nel nostro ambito abruzzese lo scorso agosto si tenne una bella esibizione poetica, in piazza Lucia Fluttuante a Cesaproba di Montereale con i poeti abruzzesi e laziali, molto seguita da residenti, villeggianti e gente dei paesi limitrofi. Tra cultura e tradizioni popolari si districano tanti sentieri, talvolta impervi, nel corso della vita della gente di montagna che pur di sbarcare il lunario si impegnavano per ore ed ore di lavoro con gli armenti o in altre faticose lavorazioni agresti. Ebbene questa gente dopo una giornata intensa si riuniva nelle cantine dove – in compagnia di un buon bicchiere di vino , da sempre dei poeti amico – alcuni, quelli più portati, gli estempori cantori, si dilettavano a cantare in ottava rima, gli altri ad ascoltare. Ed era festa. Un modo per sconfiggere la solitudine sofferta, di giorno, a pascolare le greggi sui monti quando l’unica compagnia era il cane ed un libro. Di qui la famosa affermazione secondo cui il tascapane del pastore può essere povero di pane ma non di libri. I poeti estemporanei sono una limpida dimostrazione di bravura, un grande dono di natura insito in questo genere di persone che con animo nobile e gentile avvicinano la gente alla poesia.
Si inizia il 23 settembre alle h 21.00 con il concerto “Taranta D’Amore” di Ambrogio Sparagna, accompagnato dai Solisti dell’Orchestra Popolare Italiana con originali strumenti musicali come zampogna, ciaramella, violino a tromba, organetto, corni e affascinanti voci. Ascolteremo un ricco repertorio di serenate e balli della tradizione popolare italiana al ritmo vorticoso delle nostre danze popolari, tra organetti, ciaramelle e tamburelli. Ritmo energico e varietà di suoni per raccontare un’Italia vera e gioiosa. SABATO 24 settembre alle h 21.00 Serata clou di Cantori a Braccio con la partecipazione dei poeti estemporanei Pietro e Donato De Acutis, Francesco Marconi, Marcello Patrizi, Stefano Prati, Alessio Runci, Paolo Santini, Dante Valentini, Felice Vanni. A loro si aggiunge la partecipazione di Paolo Cioni da Borbona e la presentazione della serata a cura dello studioso di Canto a Braccio Antonello Ricci. Il Festival è realizzato nel contesto del progetto “Terra Nostra V Edizione” tra le iniziative regionali proposte a favore delle popolazioni delle aree del cratere sismico in collaborazione con Ministero per la Cultura, Regione Lazio, Comune di Borbona, Jobel Residenza Artistica Nazionale. Augurando uno strepitoso successo alla “canora impresa”salutiamo il grande Sindaco di Borbona, Maria Antonietta Di Gaspare,amante di codesto genere poetico. Lei tanto si è impegnata nel ripristinare questa bella tradizione del passato che ha dato lustro alla bella cittadina e, più in generale all’Alta Valle del Velino.

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