Luigi D’Eramo, coordinatore regionale della Lega Abruzzo, ospite del salotto di Grandangolo. D’Eramo è candidato alla Camera alle prossime elezioni politiche. “Scostamento di bilancio a ottobre e poi autonomia energetica con nucleare di quarta generazione. Non possiamo dipendere da altri Stati”.
Inevitabile il tema caro energia e eventuali nuove modalità d’approvvigionamento e gestione in apertura dell’intervista del direttore del Capoluogo, David Filieri, all’onorevole Luigi D’Eramo. “Arriviamo da due anni di pandemia, una situazione che ha bloccato, in parte, anche la produzione nazionale ed europea e ciò ha causato scarsità di materie prime. Quando la situazione sembrava migliorare, è scoppiata la guerra nel cuore dell’Europa e il sistema del rifornimento di energia e gas è andato in tilt.
Ora, a pagarne le conseguenze sono la grande industria, le fabbriche, commercianti, artigiani e, ovviamente, le famiglie“, spiega D’Eramo, che aggiunge “Noi abbiamo le idee chiare su cosa è necessario fare. A ottobre bisogna fare uno scostamento di bilancio di almeno 30 miliardi di euro, al pari di ciò che stanno facendo anche altre nazioni europee. Questo affinché si abbassi il costo di gas ed energia elettrica, altrimenti si rischierebbe il fallimento di moltissime imprese. Contestualmente, l’Italia deve necessariamente aprire una pianificazione rispetto all’autonomia energetica, che renda il sistema Paese autonomo nei confronti degli altri Stati, iniziando a ragionare in primis sulla realizzazione del nucleare di quarta generazione. Non possiamo continuare a dipendere da altri Stati”.
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La Lega cosa risponde a Giorgia Meloni che, a proposito di scostamento di bilancio, ha sottolineato: ‘Con quest’operazione agevoleremmo gli speculatori che vendono materie prime’?
“So soltanto che a ottobre 25mila aziende rischiano la chiusura e centinaia di migliaia di famiglie potrebbero non riuscire a pagare le bollette. Sarebbe una follia – continua Luigi D’Eramo – non ricorrere ad un indebitamento che potrà solo favorire l’economia del sistema produttivo italiano e delle famiglie italiane. Cosa accadrebbe se migliaia di aziende fossero costrette a chiudere? Anche altri Stati stanno scegliendo questa strada e sono convinto che, come Centrodestra, faremo questa manovra: precisiamo che si tratta, appunto, di un debito buono, bisogna perseguire gli interessi della nazione, è in gioco la salvaguardia del Paese”.
Un commento sulla campagna elettorale che sta per chiudersi.
“La Lega è concentrata sulla sua proposta politica, legislativa e amministrativa. Noi non abbiamo polemizzato con qualcuno, le solite frasi violente sono tutte ascrivibili a una sinistra in fortissima difficoltà e anche nel caos in quanto a linea politica. Come Lega in Abruzzo abbiamo fatto quasi 100 incontri pubblici in 25 giorni: ora mancano 5 giorni alla fine della campagna elettorale e ne abbiamo programmati altri 30. Ovunque siamo andati abbiamo parlato, appunto, della nostra proposta: flat tax, meno tasse, più sicurezza, Quota 41, Nucleare di quarta generazione, rilancio economico delle aree interne, cercando la perfetta sintesi tra una proposta nazionale e la trattazione di questioni che riguardano, più nello specifico, il nostro territorio regionale”.
Perché un cittadino abruzzese dovrebbe votare Lega?
“Perché la Lega ha dimostrato in questi anni grande competenze, capacità di ascolto e abbiamo applicato il principio della politica della concretezza: dove amministra la Lega i problemi si risolvono. Soprattutto, abbiamo cancellato un vecchio modo di fare politica basato sulle raccomandazioni. Abbiamo garantito che le Istituzioni tornassero a recitare il ruolo di loro competenza. Sottolino, poi, che siamo l’unico partito che nelle liste proporzionali ma anche maggioritarie di Camera e Sanato ha candidato tutti abruzzesi, avendo dato a ogni provincia la possibilità di eleggere un diretto rappresentante. Altri hanno fatto scelte diverse. Noi siamo il partito dell’Abruzzo”.
