Alzheimer e le nuove frontiere per trattare la patologia al centro del convegno organizzato a L’Aquila martedì 20 settembre dal Centro disturbi cognitivi e Demenze, in collaborazione con la Asl 1.
Il convegno è stato organizzato in concomitanza con la giornata mondiale della malattia di Alzheimer e si terrà dalle 8.30 presso la sala convegni di Palazzo Camponeschi del Rettorato dell’Università degli Studi dell’Aquila. Previsti interventi di diversi professionisti del settore tra cui quelli il professor Carmine Marini, primario di neurologia e docente presso Univaq, le dottoressa Patrizia Sucapane e Tommasina Russo, entrambe dirigenti della neurologia, Alessandra Cavicchio, dipartimento Mesva, le dottoresse Roberta Bernardi e Daniela Fiorenzi, neuropsicologhe e responsabili del Centro clinico Creativamente, Marco Nardecchia, responsabile del Centro diurno Allenamente.
Sarà occasione per affrontare insieme a esperti e familiari alcune problematiche legate alla patologia, con la finalità di fare rete ed evitare l’isolamento delle famiglie. La patologia rappresenta una priorità ed è fondamentale tenere alta l’attenzione e sensibilizzare sul lungo tragitto che compiono le persone affette da demenza senile insieme loro familiari, coinvolti in prima linea. Il rischio è che vengano dimenticati oppure non adeguatamente sostenuti anche solo psicologicamente. Si parlerà di diagnosi, di trattamento farmacologico e interventi non farmacologici per il rallentamento del decadimento cognitivo, ma anche delle nuove modalità di intervento dal punto di vista del diritto e dell’etica. Scopo dell’evento è proprio quello di coinvolgere quante più realtà possibili al fine di affrontare al meglio le fatiche della cura.
Dopo il convegno verrà presentato il libro “Pianeta Alzheimer: dalla parte di chi assiste – Manuale per la vita di ogni giorno”, a cura di Roberta Bernardi, Alessandra Cavicchio, Daniela Fiorenzi, Marco Nardecchia, Tommasina Russo, Patrizia Sucapane.
Creativamente, il centro aperto sei anni fa a L’Aquila, si occupa di terapia e diagnosi per il decadimento cognitivo nato dalla collaborazione professionale delle dottoresse Daniela Fiorenzi e Roberta Bernardi. Con la sua attività di diagnosi e cura risponde alle esigenze territoriali di quei pazienti a cui viene diagnosticata una demenza di Alzheimer o di altro tipo, o di tutte quelle persone che, pur non avendo ancora una diagnosi, manifestano dei segni di decadimento cognitivo come perdita di memoria, disorientamento spazio-temporale o anomie.
CreativaMente, da 3 anni un centro a L’Aquila per sentirsi “dignitosamente persone”
