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Marche, il racconto dai luoghi dell’inondazione: “Già tutti al lavoro per ricominciare”

Tragedia nelle Marche, vittime e danni per il maltempo. Il racconto del direttore di viveresenigallia.it, Michele Pinto: "Già tutti al lavoro per ricominciare".

Tragedia nelle Marche, vittime e danni per il maltempo. Il racconto del direttore di viveresenigallia.it, Michele Pinto: “Già tutti al lavoro per ricominciare”.

Tutta la notte svegli per raccontare quello che stava succedendo e da questa mattina presto al lavoro per ripulire gli uffici allagati. Sono state ore dure per la redazione di viveresenigallia.it guidata dal direttore Michele Pinto, che al Capoluogo.it spiega: “L’ultima volta è accaduto 8 anni fa e in qualche modo forse ci siamo anche abituati, tant’è che stamattina Senigallia è già al lavoro: c’è chi pulisce casa, chi aiuta i vicini. Noi stiamo cercando di togliere il fango dalla redazione allagata, ma non ci siamo fermati un minuto, continuando a informare i nostri lettori su quello che stava accadendo”. Ed è pesante il bilancio nelle Marche: vittime, dispersi e ingenti danni per un potente temporale inizialmente forse preso sottogamba.
“Dopo un’estate di allerte che non si sono concretizzate – spiega il direttore Pinto – l’altro ieri ne è arrivata un’altra, ma solo per vento forte. Invece è arrivato il maltempo, con piogge, frane e smottamenti nell’entroterra. A monte del fiume Misa già pioveva molto, tant’è che successivamente è stata allertata la piena, ma anche in quel momento eravamo abbastanza tranquilli. Nonostante le previsioni di piena, infatti, dicevano che si faceva in tempo ad abbattere gli argini in aperta campagna e quindi evitare problemi ai centri abitati”.
Qualcosa, però, evidentemente non ha funzionato, tant’è che intorno alle 19,30 di ieri sera cominciano ad arrivare notizie meno rassicuranti. Il Comune attiva il COC, invitando la cittadinanza a limitare gli spostamenti non necessari. Quel consiglio diventa un “ordine” un paio di ore più tardi, quando comincia ad arrivare l’acqua. “Ci avevano detto che sarebbe arrivata la piena, ma mai avremmo potuto immaginare che fosse così forte da travolgere gli argini del ponte degli Angeli dell’8 Dicembre“. Ed è lì che il fiume esonda, portando fango e detriti in tutta la città. A tarda notte, intorno alle 3, quando la piena aveva già raggiunto il picco massimo, dalle Marche arrivano le tragiche notizie di vittime e dispersi nell’entroterra.
Una notte da incubo, che Senigallia vuole lasciarsi subito alle spalle: “Mentre parliamo, sto cercando di togliere il fango che ha invaso la redazione e allo stesso modo i cittadini si stanno rimboccando le maniche. C’è chi pulisce, chi aiuta i vicini, non ci facciamo scoraggiare. Ci sarà tempo e modo di analizzare questi eventi in tutte le sfaccettature, ma intanto Senigallia stamattina lavora per ricominciare“. L’allerta però non è cessata, il livello dell’acqua è ancora alto e l’indicazione è ancora quella di evitare gli spostamenti non necessari.

Foto e info da viveresenigallia.it

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