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Maltempo, come si scatena il temporale V-Shape che ha messo in ginocchio le Marche

Cambiamento climatico e maltempo, dalle Marche "cronache di una tragedia annunciata". Meteo Aquilano spiega il fenomeno del temporale V-Shape.

Cambiamento climatico e maltempo, dalle Marche “cronache di una tragedia annunciata”. Meteo Aquilano spiega il fenomeno del temporale V-Shape.

“Il famigerato temporale V-Shape (a forma di V, come si vede dall’immagine satellitare), uno dei tipi di temporali più violenti che possano verificarsi sul Mediterraneo, questa è stata la causa dell’alluvione delle Marche”. Lo spiegano da Meteo Aquilano.

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“All’improvviso – spiegano da Meteo Aquilano – da un punto d’innesco nell’Appennino centrale, complice la convergenza di venti di diverse estrazione e caratteristiche termodinamiche, dell’enorme quantità di calore latente e di vapore acqueo a disposizione in atmosfera, si è attivata la ‘tempesta perfetta’. Stazionaria e autorigenerante perché invece di crescere, svilupparsi e poi morire, si riformava ed insisteva per ore e ore dallo stesso punto di innesco. Picchi di oltre 400 millimetri di pioggia in poche ore, circa la metà di quella che dovrebbe cadere in un anno in quelle zone, quasi il doppio della pioggia caduta a L’Aquila da inizio Gennaio. Questo è uno degli eventi più difficili da prevedere, per la natura intrinseca della sua dinamica. Individuarne il punto esatto, la stazionarietà, l’intensità sono uno dei più grandi grattacapi del meteorologo. Ma allora perché abbiamo usato la parola “tragedia annunciata” nel titolo? Un evento di questo tipo capita molto spesso in Italia tra la fine dell’estate e l’inizio dell’autunno, non è un’eccezione, è capitato e capiterà ancora. Ciò che invece ci deve far riflettere sono la sua intensità devastante e la frequenza con cui tali eventi estremi si verificano, sempre più spesso, sempre più intensi, figli del cambiamento climatico in atto, di cui il Mediterraneo ne è la cartina al tornasole”.

“Un’estate estrema, quella del 2022, un caldo anomalo come mai era avvenuto in Europa da quando abbiamo i record climatici. Questo significa grandi quantità di energia disponibili alla convezione, significa temperature superficiali marine estremamente alte con punte di 31-32°C nel Tirreno, significa, quindi, evaporazione e quantità di vapor d’acqua ingenti, pronte a condensare e a precipitare. L’atmosfera, per riportare un equilibrio, ci restituisce tutto ciò in quantitativi di pioggia estremi, in grandine di dimensioni fuori norma, in fulminazioni, in raffiche di vento da burrasca e così via. Chiudiamo con una provocazione. Prima di sperare in un caldo estremo e duraturo, pensate anche alle conseguenze che questo caldo può portare, magari non nell’immediato, ma in autunno, quando le prime correnti atlantiche fresche scorreranno sui nostri mari bollenti. Ci sono delle vite in ballo, delle proprietà, frutti di sacrifici. Pochi chilometri più a nord o più a sud e sarebbe potuta esserci la vostra vita in pericolo. Speriamo che adesso, dopo questo discorso, chiunque si auguri una normale, piacevole estate Mediterranea, con le sue fasi calde, ma anche con i suoi temporali e le sue fasi fresche e instabili. Purtroppo tutto questo non dipende dalla nostra volontà ma potrebbe cambiare se ci fosse una cosciente volontà ed impegno collettivo”.

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