Cultura

Tutti i Santi giorni, 15 settembre: Beata Vergine Maria Addolorata

La festa della Beata Vergine Maria Addolorata per la rubrica "Tutti i Santi giorni" del 15 settembre.

La festa della Beata Vergine Maria Addolorata per la rubrica “Tutti i Santi giorni” del 15 settembre.

Il 15 settembre ricorre la festa della Beata Vergine Maria Addolorata. La devozione alla Madonna Addolorata trae origine dai passi del Vangelo in cui si parla della presenza di Maria Vergine sul Calvario; si diffuse in modo più consistente a partire dalla fine dell’XI secolo anticipando la celebrazione liturgica, istituita più tardi. Il “Liber de passione Christi et dolore et planctu Matris eius” di autore ignoto, costituisce l’inizio di una vasta letteratura che porta alla composizione in varie lingue del “Pianto della Vergine”. Testimonianza ne è il popolarissimo ‘Stabat Mater’ in latino, attribuito a Jacopone da Todi, da cui ebbe origine la festa dei “Sette Dolori di Maria Santissima”. Nel secolo XV si ebbero le prime celebrazioni liturgiche sulla “compassione di Maria” ai piedi della Croce, collocate nel tempo di Passione. Nel 1233 sorse a Firenze l’Ordine dei frati “Servi di Maria”, creato dai Santi Sette Fondatori: già nel nome si qualificava per la devozione alla Madre di Dio e si distinse nei secoli per la diffusione del culto dell’Addolorata. Il 9 giugno del 1668, la Congregazione dei Riti permetteva all’Ordine di celebrare la Messa votiva dei sette Dolori della Beata Vergine, facendo menzione nel decreto che i Frati dei Servi indossavano l’abito nero in memoria della vedovanza di Maria e dei dolori che essa sostenne nella Passione del Figlio. Successivamente, papa Innocenzo XII, il 9 agosto 1692, autorizzò la celebrazione dei Sette Dolori della Beata Vergine la terza domenica di settembre e papa Pio VII, il 18 settembre 1814, estese la festa liturgica a tutta la Chiesa. Fu solo con papa Pio X che la data definitiva fu fissata al 15 settembre, subito dopo la celebrazione dell’Esaltazione della Croce, con memoria della Beata Vergine Maria Addolorata. La tradizione popolare ha identificato la meditazione dei Sette Dolori nella pia pratica della ‘Via Matris’, che al pari della Via Crucis, ripercorre le tappe storiche delle sofferenze di Maria, spesso tradotte in itinerari penitenziali sorti specie in prossimità di Santuari Mariani e rappresentati con sculture, ceramiche, gruppi lignei, affreschi.

beata vergine maria addolorata tutti i santi giorni

Per quanto riguarda l’iconografia, la Beata Vergine Maria Addolorata è stata raffigurata lungo i secoli dai più grandi artisti: è di solito vestita di nero per la perdita del Figlio, con una spada o con sette spade che le trafiggono il cuore. Un altro soggetto molto rappresentato è la Pietà: nel penultimo atto della Passione, tra la Deposizione e il Compianto, s’inserisce uno dei motivi più drammatici del ciclo, il momento in cui Maria prende consapevolezza della morte di Cristo. Dal punto di vista delle fonti l’episodio è da ricondursi a Simeone Metafraste, agiografo del X secolo, che per la prima volta descrisse il brano non presente né nei Vangeli né nell’arte paleocristiana. Il tema nasce quindi dalla devozione moderna, prendendo come riferimento oltre allo Stabat Mater, altri testi devozionali come le Meditationes Vitae Christi, attribuiti a San Bonaventura. La Vergine sorregge il corpo esanime di Cristo sulle ginocchia prima di affidarlo a Nicodemo e Giuseppe d’Arimatea per la sepoltura. L’origine di questa iconografia è da collocarsi in Germania all’inizio del XIV secolo, e nasce come Vesperbild (o immagine del vespro), con riferimento alla sera in cui il corpo di Cristo, deposto dalla croce, fu sepolto. Inizialmente si tratta di sculture lignee in cui la Madonna, seduta, accoglie sulle ginocchia il Figlio, dal corpo rigido e scheletrico, con gli occhi riversi e la bocca aperta o appena socchiusa; gli occhi della madre, a volte lacrimanti, sono rivolti verso il corpo inerme, con espressione di addolorata compassione. Nel corso del Trecento le figure si riducono di altezza e si ridimensiona anche il corpo di Cristo rispetto a quello della Madonna; queste immagini, di misure ridotte, vengono realizzate in primis per la devozione personale, forse proprio per l’intimità della tematica trattata. Un contribuito alla diffusione della Pietà si deve al ruolo che il tema acquista all’interno delle istituzioni monastiche, poiché la meditazione sulla Passione di Cristo è primaria negli ordini claustrali. La tipologia che ebbe maggior fortuna in Italia viene elaborata sul finire del XIV secolo in Europa centro-orientale: si tratta di sculture in cui la componente drammatica è stemperata a favore dell’eleganza tardo-gotica di gesti e panneggi, poi interpretate in chiave umanistica e rinascimentale. Se in origine il gruppo plastico era costituito esclusivamente dalle figure della Vergine e di Cristo, per tutto il XV altri personaggi vengono aggiunti alla scena, senza tuttavia svuotarla del significato primitivo, in cui il dolore della Madre è protagonista. Varia anche il modo in cui Cristo viene rappresentato: in un primo momento raffigurato seduto sulle ginocchia della Vergine, viene poi posto diagonalmente, con i piedi appoggiati a terra; durante il Rinascimento il corpo riposa sulle ginocchia della Madonna, con conseguente perdita di intimità ma con più verosimiglianza e armonia.

beata vergine maria addolorata tutti i santi giorni
leggi anche
esaltazione della santa croce tutti i santi giorni
Cultura
Tutti i Santi giorni, 14 settembre: l’Esaltazione della Santa Croce
san giovanni crisostomo tutti i santi giorni
Cultura
Tutti i Santi giorni, 13 settembre: San Giovanni Crisostomo
il santissimo nome di maria tutti i santi giorni
Cultura
Tutti i Santi giorni, 12 settembre: il Santissimo Nome di Maria
santi proto e giacinto tutti i santi giorni
Cultura
Tutti i Santi giorni, 11 settembre: Santi Proto e Giacinto
sant'eustachio tutti i santi giorni
Cultura
Tutti i Santi giorni, 20 settembre: Sant’Eustachio