Perdonanza 2022 - parola a chi l'ha raccontata

Perdonanza 2022 e Papa Francesco, l’edizione storica con gli occhi di chi l’ha raccontata

Perdonanza 2022: il Papa, Claudio Baglioni, il Corteo. Un'edizione memorabile anche grazie a chi l'ha raccontata. Nella grande macchina organizzativa il lavoro, dietro le quinte, dello staff della comunicazione.

Perdonanza 2022, il Papa, Claudio Baglioni, il Corteo, le cartoline da Piazza Duomo e da Collemaggio. Un’edizione memorabile anche grazie a chi l’ha raccontata. Nella grande macchina organizzativa il lavoro, dietro le quinte, dello staff della comunicazione.

Quando la Porta Santa si chiude, la bolla torna a ‘casa’, i figuranti si svestono e i palchi vengono smontati, si spegne la luce sulla Perdonanza, la celebrazione storica e religiosa più importante per L’Aquila.
Quest’anno tra le immagini che raccontano la conclusione di un’edizione da ricordare della Perdonanza Celestiniana, c’è anche quella dell’elicottero che, decollando da Piazza d’Armi, ha riaccompagnato il Santo Padre di ritorno al Vaticano. Momenti di cui restano fotografie, articoli di giornale, ricordi e tanta, tantissima comunicazione, partita ben prima che iniziasse il programma artistico e religioso vero e proprio della 728esima Perdonanza.

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“La Perdonanza è una manifestazione complessa, che si sviluppa su tre assi: religioso, artistico e istituzionale. Lavorando all’interno della grande macchina organizzativa che mette a punto ogni dettaglio del vasto programma dell’evento, il nostro compito è quello di tenere insieme tutte le componenti che caratterizzano la Festa del Perdono, per raggiungere una narrazione armonica ed efficace. Una narrazione, appunto, che anche nell’edizione 728, rendesse un messaggio univoco alla cittadinanza aquilana e non solo, soprattutto in un anno importante come questo, con la visita storica di Papa Francesco.
Fondamentale è stata la condivisione con la Chiesa dell’Aquila e la direzione artistica, affinché i tasselli non si sovrapponessero e ogni momento si esprimesse nella sua pienezza”
, ci spiega Alessia Di Giovacchino, giornalista e responsabile della comunicazione delle ultime edizioni della Perdonanza, nello staff del sindaco Biondi.

Una Perdonanza ‘inevitabilmente’ social, che sapesse rivolgersi e raccontarsi anche ai giovani.
Il successo e la portata di un evento, del resto, nel 2022 dipendono soprattutto dalla comunicazione che c’è alla base e dietro l’evento stesso.
E proprio parlando di Perdonanza – negli ultimi anni e già prima che arrivasse il riconoscimento Unesco nel 2019 – l’amministrazione cittadina ha investito risorse affinché la manifestazione iniziasse un nuovo cammino di valorizzazione per arrivare lontano, ben oltre i confini della città.
“La comunicazione, da qualche anno, è prodotto strategico e operativo di un team di esperti e professionisti, non c’è nulla di improvvisato: si consideri che la mole di lavoro, per chi racconta la Perdonanza, è aumentata in maniera esponenziale. Ai compiti tradizionali, infatti, si è aggiunta la parte social, ma soprattutto la necessità di superare la dimensione locale. Oggi abbiamo anche nuovi canali di riferimento: un sito internet sempre aggiornato, pagina Facebook, profilo Instagram, Twitter, vivaci e ricchi di contenuti. Cerchiamo di essere presenti con un duplice obiettivo: accrescere il sentimento di appartenenza degli aquilani e stimolare la curiosità da ogni parte d’Italia. I contenuti della Perdonanza, i suoi protagonisti, sono eccezionali, ma bisogna possedere consapevolezza di strumenti e mestiere perché conquistino il pubblico e inneschino curiosità. Ci vuole tempo, tanto tempo. E programmazione”.

Il lavoro di comunicazione che accompagna la Perdonanza non è mai fermo: si parte dall’organizzazione e da scelte chiave nell’ambito del messaggio che si vuole lanciare, si prosegue con la logistica e la pianificazione, quindi partono le 4 settimane di fuoco. Dalle presentazioni e conferenze stampa fino al giorno del Corteo storico, con i momenti di apertura e chiusura della Porta Santa e con i numerosi appuntamenti artistici. Quest’anno, in più, anche l’istituzione del premio del Perdono dedicato proprio a Papa Francesco.
Una catena di montaggio ormai rodata, che da qualche anno “ha deciso di mettere al centro i contenuti”.
Contenuti sempre nuovi e attuali, ma ovviamente “nel solco della storia e della tradizione, che contribuiscono a lanciare e a consolidare la Perdonanza e il suo vissuto”.
Non ultima, la scelta di affidare il ruolo dei figuranti principali a tre giovani stranieri che da qualche anno vivono a L’Aquila, nel segno di un’integrazione e di uno spirito di accoglienza che hanno dato maggior risalto al significato che, da sempre, rispecchia e guida la Perdonanza Celestiniana.

Comunicazione e contenuti, contenuti e comunicazione. “Un doppio binario che ci ha portato fin dove siamo arrivati in quest’ultima edizione appena conclusa. Tanti sono stati gli sforzi fatti per veicolare la storia, la spiritualità e l’arte che la Perdonanza porta con sé”.
Tra le novità ricordate da Alessia Di Giovacchino alla nostra redazione c’è, ad esempio, “la traduzione del Corteo in lingua inglese o degli eventi in Lis. Per il nostro territorio, abituato agli sforzi dei singoli, è stata innovativa la discesa in campo del Comune con questa particolare attenzione al turismo. Ci abbiamo messo, ma ora siamo pronti”.
Negli ultimi anni è aumentata la presenza di turisti stranieri a L’Aquila: presenza concentrata soprattutto nel mese di agosto. “Ora, con la traduzione in inglese durante il Corteo, insieme alle versioni in lingua della brochure o del sito, i turisti stranieri potranno comprendere agevolmente cosa accade a L’Aquila, portando con sé un ricordo più completo e definito della città, delle sue tradizioni e della sua storia. C’è ancora molto da fare e tanta creatività da esprimere, ma una delle sensazioni più belle che mi porto a casa da questa Perdonanza è la coralità con cui ciascun aquilano, nel proprio ruolo, ha speso energie e sentimento per la nostra festa più importante. È proprio questa comunità di intenti che consente la realizzazione del sogno che ciascuno di noi coltiva: che la Perdonanza sia via via apprezzata, conosciuta e riconosciuta e con essa l’impegno di tutti gli aquilani”.

Dalla struttura comunale, all’Arcidiocesi, passando per le forze dell’ordine, fino ai figuranti, ai curatori del Corteo e i gruppi storici, gli artisti, i tecnici, i volontari, le istituzioni pubbliche, i commercianti, le imprese: parafrasando Coelho, ognuno ha “cospirato” affinché la Perdonanza si avverasse perfettamente come quest’anno.
Dalla tv ai social, dal web ai quotidiani cartacei, fino alle testate di tutto il mondo. E ancora, oltre il riconoscimento Unesco, arrivando alla visita storica di Papa Francesco. La Perdonanza dimostra di continuare a crescere, riuscendo contemporaneamente a raccontare la sua grandezza. E da oggi si parte con una nuova sfida per capitalizzare il dono di Papa Francesco.

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