Nuovo anno scolastico

Cotugno L’Aquila, Camilla: “Scuola palestra di vita”

L'AQUILA - Il saluto di Camilla, ex alunna del Cotugno: "La scuola è stata una palestra di vita, ho compreso l'importanza dei valori e della riflessione".

L’AQUILA – Il saluto di Camilla, ex alunna del Cotugno: “La scuola è stata una palestra di vita, ho compreso l’importanza dei valori e della riflessione”.

A pochi giorni dall’inizio delle lezioni, arriva un saluto speciale al Cotugno, quello di Camilla Spezza, ex alunna del Liceo Classico, che scrive: “Il mio percorso in questa scuola, che è stata e sarà sempre per me un pezzo di cuore, è giunto al termine. Mi avrebbe fatto davvero piacere salutarvi personalmente nell’ultimo Consiglio d’Istituto, ma purtroppo per motivi personali mi è stato impossibile partecipare. Colgo, quindi, ora l’occasione per salutarvi al termine dei due anni intensi che abbiamo condiviso e per ringraziare, attraverso voi che lo rappresentate, il Cotugno tutto. Come ho ripetutamente raccontato a parenti, amici e conoscenti nei mesi scorsi, questa scuola mi ha dato tantissimo, più di quanto potessi immaginare. E non parlo solo delle conoscenze, che sono state indubbiamente numerose e complete, nonostante gli scogli della DAD e della DID. Parlo soprattutto dell’insegnamento umano, che non potrò mai dimenticare. Ho compreso l’importanza dei valori e della riflessione, che superano gli ostacoli fisici e temporali e diventano una guida per la comprensione di se stessi e del presente e per la costruzione di un futuro migliore e concreto. In cinque anni ho imparato ad accantonare i pregiudizi, a squarciare il famoso “velo di Maya” di Schopenhauer per ricercare le cause più profonde che si nascondono dietro le apparenze. Ho capito che nella vita non c’è posto per gli ignavi: anche quando ci si rifiuta di decidere, si sta implicitamente prendendo posizione. Dunque, tanto vale farlo con criterio e consapevolezza. Ma, allo stesso tempo, ho imparato anche che per sostenere bene una tesi o una convinzione, insomma per intraprendere una strada, bisogna in primis conoscere le possibili alternative e restare sempre aperti a nuovi orizzonti, senza rinchiudersi in quella cieca ostinazione che ha solo distrutto nel tempo gli uomini che la seguivano. E, in questo senso, la storia docet”.

“Ho salito per la prima volta, e con grande trepidazione, le scale del Cotugno – ricorda Camilla – l’11 settembre 2017. Ricordo ancora il sorriso e la commozione di una Camilla bambina, piena di sogni e di aspettative. Da quel giorno, tanto lontano quanto, in realtà, incredibilmente vicino, tante cose sono cambiate e tante altre sono rimaste uguali: è la magia dell’adolescenza. Questa scuola si è trasformata in una palestra di vita ma, cosa più importante, in una vera e propria seconda casa, un posto sicuro e felice in cui ho avuto la straordinaria fortuna, non sempre così scontata nella vita, di poter essere me stessa. Un ringraziamento speciale va ai miei docenti, che hanno saputo, in questo senso, comprendermi e conoscermi, tanto come alunna quanto come persona. Sono stati delle vere e proprie guide umane, che hanno saputo farmi crescere, valorizzarmi e donarmi gli strumenti per trovare da sola la strada del futuro. Da rappresentante d’Istituto ho avuto la possibilità e la fortuna di instaurare un contatto diretto anche con la nostra preside, che non posso non ringraziare per la presenza e l’ascolto costanti. Ha sempre dato a noi studenti la possibilità di raccontarci ed esprimere i nostri bisogni. E anche quando le richieste erano evidentemente e oggettivamente impossibili da soddisfare, ha cercato di venirci incontro e di ascoltarci, consapevole del fatto che il dialogo e il confronto precedono l’azione e pongono le basi per una convivenza serena e per un possibile cambiamento. L’ultimo, sentitissimo ringraziamento va al personale ATA, sempre vicino agli studenti e alle loro necessità. Concludo ringraziando ancora una volta tutti voi e augurandovi buona fortuna per ciò che verrà. Lascio il Cotugno con il cuore pesante di chi non ama gli addii, ma anche con il sorriso di chi è già proiettato verso il futuro, consapevole di aver fatto tesoro di tutto ciò che questa scuola mi ha offerto. E sperando di averle donato una piccola parte di me. Ricorderò per sempre i volti e le parole di tutti coloro che in questi anni, anche solo per poco tempo, sono entrati a far parte della mia vita. Grazie ancora e di cuore.”

Un saluto, quello di Camilla, che vale certamente come un caloroso “buon anno scolastico” per chi inizia o prosegue il percorso scolastico.

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