Cronaca

Baby gang a L’Aquila, 23 Daspo Willy: “Provvedimenti urgenti per pericolo sociale”

Baby gang a L'Aquila, dopo gli arresti emessi 23 Daspo Willy. Il Questore: "Provvedimento d'urgenza per pericolo sociale e reiterazione del reato".

Baby gang a L’Aquila, dopo gli arresti emessi 23 Daspo Willy. Il Questore: “Provvedimento d’urgenza per pericolo sociale e reiterazione del reato”.

“Un provvedimento d’urgenza per pericolo sociale e di reiterazione del reato, al venire meno delle misure cautelari provvisorie, nella giornata ho quindi firmato i Daspo“, così il questore dell’Aquila Enrico De Simone ha annunciato stamattina i 23 Daspo, cosiddetti “Willy”, emessi nei confronti di altrettanti giovani, indagati a vario titolo per lesioni aggravate, spaccio di stupefacenti, risse, estorsioni e stalking. I provvedimenti, di durata da un massimo di 36 a un minimo di 18 mesi, riguardano alcuni dei 13 sottoposti a misure cautelari (arresto in carcere, ai domiciliari e inserimento in comunità) e dei 30 indagati nell’operazione dei giorni scorsi contro il crimine minorile svolta dalla Squadra Mobile e dalla Compagnia dei Carabinieri e diretta dal Procuratore della Repubblica per i Minorenni dell’Aquila.

“I provvedimenti d’urgenza per il pericolo di reiterazione dei reati, emessi dal Questore dell’Aquila nei confronti di 23 dei 30 indagati, quasi tutti minorenni, nell’ambito dell’inchiesta della Procura della Repubblica su spaccio di sostanze stupefacenti e atti criminali, – commenta il sindaco Pierluigi Biondi – sono un valido strumento per garantire la tutela dei minori e dei ragazzi nell’ambito delle scuole e dei luoghi maggiormente frequentati del centro storico. Nel rinnovare tutto il sostegno dell’ente comunale alla Questura dell’Aquila, ribadisco l’importanza del Patto per l’attuazione della sicurezza urbana, sottoscritto, lo scorso aprile, da Comune dell’Aquila, Prefettura e Forze dell’Ordine, con lo scopo di migliorare la qualità della vita del nostro territorio e contrastare le situazioni di illegalità. Insieme al Comitato di ordine e sicurezza pubblica, lavoreremo affinché la vita in città sia sicura e serena”.

polizia questura conferenza stampa

I Daspo emessi vietano di frequentare, con diversi tempi di restrizione e numeri di luoghi interdetti, 7 scuole del capoluogo e fino a 62 locali del centro storico, tra bar, pub e attività pubbliche, teatro di spaccio, risse e aggressioni. “Questo provvedimento dimostra che la prevenzione e la repressione camminano in contemporanea – continua il questore -Abbiamo emesso il provvedimento d’urgenza per il pericolo di reiterazione dei reati quando finirà il periodo del provvedimento cautelare. I Daspo riguardano a vario titolo sia i detenuti in carcere, quelli in comunità e quelli ai domiciliari, sia alcuni degli indagati. Vogliamo garantire la tutela dei minori nell’ambito delle scuole e la ‘movida’ natalizia che a breve inizierà. L’Aquila merita il divertimento in tranquillità. Se le regole vengono violate allora interveniamo. Ad esempio noi, Polizia, da protettori degli aggrediti siamo diventati oggetto degli stessi aggressori”. Il Questore ha fatto riferimento alle aggressioni subite dalle pattuglie in servizio di notte nei mesi estivi. “Tutto ciò deve finire. Lavoreremo affinché la città sia sicura. Il Comitato di ordine e sicurezza pubblica della Prefettura mantiene in campo un dispositivo interforze per la sicurezza pubblica” ha concluso il Questore.

Il comunicato.

Il Questore di L’Aquila ha firmato 23 DASPO cosiddetti “Willy”, ai sensi del D.L. 20.02.2017, n.14, convertito, con modificazioni, dalla L. 18.04.2017, n.48, nei confronti di altrettanti giovani indagati, a vario titolo, per spaccio di sostanze stupefacenti, lesioni aggravate, risse, estorsioni e stalking, anche nei confronti di minorenni. I provvedimenti sono scaturiti in seguito all’indagine svolta dalla Squadra Mobile e dalla Compagnia dell’Arma dei Carabinieri, diretta dal Procuratore della Repubblica per i Minorenni di L’Aquila, oggetto della conferenza stampa di martedì 06 settembre scorso. Come noto, l’attività investigativa ha avuto come spunto episodi di violenza commessi nel centro storico durante l’estate scorsa; fatti che hanno suscitato un notevole allarme sociale nel capoluogo abruzzese. Le istituzioni al servizio dei cittadini, dalle forze di polizia alla magistratura, fino alle Autorità di P.S. si sono immediatamente adoperate per contrastare il fenomeno sotto tutti i profili di prevenzione e repressione, sempre nell’ottica della riabilitazione dei minorenni coinvolti. Oltre a intensificare i servizi di ordine e sicurezza pubblica, decisi in sede di Comitato Provinciale presieduto dal Prefetto, con un’azione sinergica tra Carabinieri e Polizia di Stato, diretta con lungimiranza e professionalità dal Procuratore della Repubblica per i Minorenni, è stata avviata una lunga e complessa attività di indagine che ha portato a 32 indagati giovanissimi, alcuni ancora minorenni, dei quali 13 sottoposti a misure cautelari. Ma l’attività di prevenzione di pubblica sicurezza, sempre in accordo con l’Autorità Giudiziaria, è proseguita con determinate e urgenti misure di prevenzione, nei confronti dei soggetti che nello specifico sono stati considerati socialmente pericolosi per le loro condotte. Nei confronti degli indagati, grazie al lavoro della Divisione Anticrimine della Questura di L’Aquila, sono stati emessi 23 DASPO della durata che varia da un massimo di 36 mesi a un minimo 18 mesi, che vietano ai sottoposti di frequentare determinati locali del centro storico ovvero di avvicinarsi ai plessi scolastici dove sono avvenute le cessioni di sostanze stupefacenti a soggetti minorenni, ciò anche al fine di consentire che non venga compromesso il regolare svolgimento delle attività commerciali del centro ed il ritorno alla normalità da parte dei cittadini, dopo i tragici eventi del terremoto e del coronavirus, in una città in piena ripresa. Questi ulteriori provvedimenti emessi dal Questore dimostrano come il raggiungimento dell’obiettivo e il mantenimento della tutela e dell’ordine pubblico non possono prescindere da una totale sinergia e impegno da parte di tutte le forze dell’ordine e delle amministrazioni competenti.

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