150' battaglione alpini l'aquila

Alpini e città in festa: inizia il weekend ricordando il Battaglione L’Aquila

L'Aquila si prepara all'invasione delle penne nere per il quinto raduno degli Alpini “Ricordando il Battaglione L’Aquila”, in città dal 9 all'11 settembre

L’Aquila si prepara all’invasione delle penne nere per il quinto raduno degli Alpini “Ricordando il Battaglione L’Aquila”: in città da oggi all’11 settembre si festeggia il 150° anniversario della fondazione del Corpo degli Alpini.

Il quinto raduno “Ricordando il battaglione Alpini L’Aquila” rappresenta una tradizione che, a causa della pandemia, è stata interrotta per due anni. Per l’evento sono attesi più di mille Alpini che, durante la manifestazione, percorreranno i luoghi simbolici del centro della città.

battaglione alpini l'aquila 2017
battaglione alpini l'aquila
battaglione alpini l'aquila
battaglione alpini l'aquila sfilata
battaglione alpini l'aquila sfilata

Alcuni momenti dei raduni delle edizioni precedenti

“Una tre giorni di allegria e ricordi del Battaglione L’Aquila in cui sono passati praticamente tutti gli Alpini in armi e in congedo. Abbiamo scelto di concentrare le manifestazioni alla Fontana Luminosa e al Castello, che era il luogo di incontro dei militari che uscivano dalla caserma in libera uscita per la città” – ha dichiarato Raffaele Vivio, presidente del Comitato “Ricordando il battaglione degli Alpini L’Aquila”, il 18 agosto scorso, in occasione della presentazione dell’evento, a Palazzo Fibbioni all’Aquila.

Alpini, 150 candeline da spegnere

Le Compagnie degli Alpini nascono a seguito del Regio Decreto firmato da Vittorio Emanuele II, il 15 ottobre del 1872, a Napoli.
Secondo la tradizione, l’intento del capitano Giuseppe Domenico Perrucchetti  – considerato “il padre degli Alpini – era quello di affidare la difesa dell’arco alpino, in particolare dei nuovi confini terrestri acquisiti dopo la terza guerra d’indipendenza del 1866 contro l’Austria, a truppe formate da persone che, nate tra quelli valli, avrebbero saputo come muoversi e quindi come operare in quei territori montuosi impervi. Così nascevano gli Alpini, una delle specialità più conosciute dell’Esercito italiano.

150′ Alpini, un anno di festeggiamenti e il quinto raduno a L’Aquila

Per celebrare il 150° anniversario di fondazione del Corpo degli Alpini sono state organizzate, dal Comando Truppe Alpine dell’Esercito e dall’Associazione Nazionale Alpini (ANA) a partire del 15 ottobre 2021 fino al 15 ottobre successivo, manifestazioni ed eventi culturali, sportivi e militari fino ad arrivare alla celebrazione conclusiva che si terrà il 15 ottobre 2022 a Napoli.
La cerimonia commemorativa a L’Aquila, con la sfilata ufficiale, si terrà domenica: dalle 8.30, gli alpini inizieranno a confluire nei pressi della Caserma Rossi, in via Alcide De Gasperi. La sfilata si svilupperà lungo viale Gran Sasso, a partire dalle 10.30 e dopo aver omaggiato la memoria di Luca  Polsinelli, maresciallo aquilano degli Alpini caduto a Kabul il 5 maggio 2006. Arrivo in piazza Battaglione Alpini, davanti la Fontana Luminosa. Sarà presente un delegato del Gen. C. A. Figliuolo, insieme ad un delegato del Comando Brigata Alpina Taurinense ed al Comandante del 9° Reggimento Alpini Gianmarco Laurencig.
Le cerimonie solenni avverranno in piazza Duomo e alla Villa comunale dell’Aquila.

Il programma completo delle iniziative per festeggiare il Battaglione Alpini L’Aquila

Tanti gli eventi previsti in questi tre giorni. Da sottolineare il simposio che, nel pomeriggio di oggi, si terrà dalle ore 17:30, presso l’auditorium del Parco dell’Aquila: il Convegno sul 150° anniversario della costituzione degli Alpini, “La penna nera – 150 anni insieme”. Interverranno Pietro Piccirilli, storico militare tenente colonnello del 9° Reggimento Alpini, che tratterà temi di carattere generale sulla storia del Corpo e sul ruolo dell’Associazione Nazionale Alpini (ANA). Francesco Fagnani, storico e giornalista, presenterà il volume “Selenyj Jar. Il destino ha scelto” in anteprima nazionale, con un’ampia trattazione sulle memorie del reduce Valentino Di Franco, scomparso a maggio di quest’anno.
Doveroso l’omaggio e il ricordo di Valentino Di Franco in questo raduno: classe 1922, è stato l’ultimo reduce abruzzese del Battaglione Alpini L’Aquila. Originario di Isola del Gran Sasso (Teramo), è sopravvissuto alla campagna di Russia nella Seconda Guerra Mondiale. Giovanissimo, combatté eroicamente nelle fila della 108ˆ Compagnia “A zump de camosce” del Battaglione Alpini L’Aquila, inquadrato nel 9° reggimento della Divisione Julia. Aveva vent’anni quando patì 30 gradi sotto zero, senza arrendersi, nonostante la fame e la sete. Perse per sempre le gambe a seguito del congelamento e gli vennero amputate sul campo di battaglia. Un autentico e indimenticabile esempio di resistenza, simbolo degli Alpini.
Nel convegno interverrà anche Maria Teresa Giusti, la maggiore esperta in Italia della campagna di Russia, che ha curato la prefazione del libro.
Indimenticabile l’intervista che Valentino Di Franco rilasciò al direttore del Capoluogo David Filieri nel 2019 e che vi riproponiamo


Alpini,  150 cime e altre iniziative culturali

In vista del 150° anniversario della nascita del Corpo, le Truppe alpine e l’ANA hanno organizzato “150 cime”. Si tratta di un’iniziativa con l’obiettivo di scalare 150 montagne in tutta Italia tra Appennini e Alpi, sia per l’addestramento di alpini, uomini e donne in armi marcianti, ma anche per promuovere il territorio in collaborazione con le istituzioni e le comunità locali.
A contribuire all’iniziativa, nel mese di luglio di quest’anno, anche gli alpini aquilani con l’ascensione a sei cime in Abruzzo del Gran Sasso d’Italia e della Majella: Corno Grande, Monte Brancastello, Pizzo Cefalone, Monte Tavola Rotonda, Monte Porrara, Monte Amaro.
Per celebrare i 150 anni delle Truppe alpine dell’Esercito sono state aperte al pubblico le basi di Castel del Monte (prima tappa della Brigata Alpina Taurinense raggiunta l’11 luglio di quest’anno) e di Campo di Giove (dove si è svolta la cerimonia di chiusura, il 22 luglio).
La Staffetta Alpina rappresenta un altro evento dalla connotazione più sportiva e spettacolare tenuta dalle Truppe Alpine dell’Esercito a cui è affidato il trasporto della fiaccola della pace da Ventimiglia a Trieste, per un percorso di 917 km su tutto l’arco alpino. Con la collaborazione di realtà locali dell’ANA, la manifestazione ha coinvolto scuole e società sportive.
Nelle città di Asiago, Ivrea, Assisi, Lecco, Rimini e Napoli si sono svolte attività promozionali dell’Esercito, (dei road show), durante le quali venivano illustrate al pubblico le capacità operative, di soccorso in montagna e le modalità di arruolamento.
Previsti anche dei convegni culturali sulla storia del Corpo degli Alpini in alcune delle maggiori città di storico reclutamento alpino: Brescia, Teramo, Torino, Trento, Udine e Vicenza. E un convegno scientifico dedicato alla “Medicina in montagna”.
Oltre all’ascensione alle 150 cime ed alla marcia sulle cime storiche, l’Esercito ha inserito anche alcune delle tradizionali esercitazioni come la “Volpe bianca”, dedicata alla capacità di movimento e combattimento in montagna e la “Vertigo”, che dimostra le eccezionali capacità delle Truppe Alpine dell’Esercito di operare anche sulle pareti più difficili delle Alpi e degli Appennini.

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