Ricostruzione e dati

Prata D’Ansidonia, la ricostruzione accelera: nei primi mesi del 2022 avviati 5 cantieri

Ricostruzione Prata D'Ansidonia, numeri di rilievo prendendo in considerazione gli ultimi due anni. I dati dall'area tecnica dell'USRC: dal 2020 al luglio 2022 interventi di ricostruzione privata per 14 mln di euro

Non si ferma, anzi accelera, la ricostruzione a Prata d’Ansidonia. I dati dall’area tecnica dell’USRC: dal 2020 al luglio 2022 interventi di ricostruzione privata per 14 milioni di euro. Grazie al Fondo complementare va avanti anche la rigenerazione urbana delle frazioni di Tussio e San Nicandro.

La ricostruzione nel Comune di Prata D’Ansidonia attesta uno stato di avanzamento in termini di ammissione dei contributi per interventi pari al 45 % delle richieste (70 ammesse su 155 attese) e in termini di stato avanzamento lavori pari al 40% degli interventi (58 interventi con lavori chiusi).
“Dal 01 gennaio 2020 al 31 luglio 2022” afferma l’ingegner Francesco Mattucci, dirigente dell’area tecnica dell’USRC “sono stati ammessi a contributo 11 interventi di ricostruzione privata su aggregati complessi per 14 milioni di Euro, di cui ben 8,1 milioni a partire dal 1° gennaio 2022. I contributi liquidati a partire dal 1° gennaio 2022 per 12 stati di avanzamento lavori sono invece pari a 3,5 milioni di euro.
Nel solo anno 2022 sono stati avviati 5 cantieri e ne sono stati ultimati 2. Numeri di assoluto rilievo che testimoniano il lavoro sinergico svolto fino ad oggi e nel primo semestre del 2022 insieme all’amministrazione comunale e ai principali attori del processo di ricostruzione. Nei prossimi mesi l’impegno sarà rivolto principalmente alla programmazione degli interventi sulle reti, sulla viabilità e sugli spazi pubblici per garantire la completa rifunzionalizzazione dei centri storici”

A fianco agli interventi a valere sulla ricostruzione privata, un’azione di rigenerazione urbana, sociale e culturale a valere sui fondi del Piano Nazionale Complementare è in atto a Prata d’Ansidonia e nelle sue due frazioni, Tussio e San Nicandro, piccoli centri diretti discendenti della città romana di Peltuinum, esistente già dal IV secolo a.C. Il principale intervento è rappresentato dal recupero e valorizzazione del complesso medievale di Castel Camponeschi, che attraverso la rifunzionalizzazione dell’intero impianto medievale e alla seguente fruizione pubblica dello stesso, mira a fare da volano ad un processo di rilancio dell’intero territorio.

tussio antica dimora tratturo magno

Un altro esempio di intervento di rigenerazione è rappresentato dalla Casa De Rubeis, porzione vincolata di un aggregato edilizio presente nella frazione di Tussio, piccolo borgo recuperato in gran parte grazie ai lavori per la riparazione degli edifici danneggiati dal sisma, dove nell’ultimo biennio sono stati ammessi € 2,5 MLN per n. 2 interventi di ricostruzione privata.
Dopo un sapiente intervento di recupero durato circa tre anni, il 23 agosto 2022 Casa De Rubeis ha di nuovo riaperto le porte presentandosi nella sua nuova veste di Antica Dimora del Tratturo Magno.

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Il palazzo, di impianto quattrocentesco, si inserisce in un contesto edilizio di discreto pregio, con la presenza di numerosi palazzi di buon pregio architettonico risalenti al periodo che va dal XV sec. all’inizio del XX e con un impianto urbanistico medievale ancora intatto. Grazie ai fondi della ricostruzione privata congiuntamente ad altri fondi/risorse finanziarie, una gemma preziosa incastonata nella millenaria storia del Tratturo Magno riacquista nuova vita.

“L’Antica Dimora del Tratturo Magno” dichiara il sindaco Paolo Eusani, “rappresenta una pregevole iniziativa di sviluppo sostenibile e innovativo del patrimonio culturale e tradizionale che contribuisce a favorire quel processo di rivalorizzazione dei nostri piccoli borghi, attraverso il turismo di prossimità, ovvero quel turismo esperienziale che puntando a luoghi fortemente identitari, sa combinare la richiesta di tutela del patrimonio culturale con l’esigenza di rivitalizzazione sociale ed economica, di rilancio occupazionale e di contrasto dello spopolamento. Il grande sforzo profuso dall’USRC, dall’Amministrazione Comunale e da tutti i soggetti coinvolti nel processo di ricostruzione post-sisma 2009 trova in tali iniziative la giusta concretizzazione in termini di crescita socio-economica della comunità e, quindi, di miglioramento della qualità della vita nei nostri piccoli centri.”

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