Restano stabili, al momento, le condizioni del 28enne di Tivoli colpito da un fulmine sul Gran Sasso sabato 27 agosto. Il giovane è stato soccorso dai due amici che erano con lui. La catenina che aveva al collo ha abbassato l’intensità della scarica elettrica.
È accaduto tutto all’improvviso. I tre giovani romani erano saliti il montagna, sul Gran Sasso, in mattinata.
Al peggiorare del meteo sono riscesi e sono stati sorpresi in pieno dal maltempo e dal fulmine che ha colpito il 28enne Simone Toni. Investiti insieme a lui, ma in misura minore, anche i due amici, il 30enne Manuel Annese e Christian Damiani, di 24 anni, entrambi di Roma.
Si è rivelata importante la catenina d’oro che il 28enne indossava al collo. Il gioiello ha abbassato l’intensità della carica elettrica. Fondamentale anche l’immediato intervento di soccorso da parte dei due compagni, i quali – riporta Il Messaggero – gli hanno praticato una respirazione bocca a bocca e un massaggio cardiaco.
Ora seguiranno prove di allentamento della sedazione per verificare la reazione del cervello. Il giovane è stato sottoposto a due interventi chirurgici e resta ricoverato nel reparto di Terapia Intensiva del San Salvatore.
Potrebbero uscire tra oggi e domani, invece, i due amici che erano con Toni, Manuele Annese e Christian Damiani.
Sono stati loro a soccorrere Simone, prima dell’arrivo dei soccorsi, portandosi vicino a lui, svenuto e con la pancia a terra, e praticandogli le prime tecniche rianimatorie.
L’ultimo bollettino.
Condizioni sempre gravi, con conseguente mantenimento della prognosi riservata, per il giovane di 28 anni della provincia di Roma che sabato scorso è stato colpito da un fulmine durante un’escursione sul Gran Sasso. I medici del reparto di rianimazione dell’ospedale di L’Aquila, dove il giovane è ricoverato, assistono il paziente con tutte le terapie necessarie e con continui esami per avere un puntuale e costante monitoraggio delle sue condizioni.