La Beata Maria Vergine Regina per la rubrica “Tutti i Santi giorni” del 22 agosto.
Il 22 agosto ricorre la memoria liturgica della Beata Maria Vergine Regina. La festività della Beata Maria Vergine Regina, parallela a quella di Cristo Re, venne istituita da Pio XII con l’enciclica Ad caeli Reginam dell’11 ottobre 1954 ed era celebrata il 31 maggio, a conclusione del mese mariano per eccellenza. Oggi, si ricorda sette giorni dopo il 15 agosto, e questa collocazione va letta come uno speciale prolungamento della celebrazione dell’Assunzione, con cui si contempla Colei che, assisa accanto al Re, splende come Regina. La data del 22 agosto è dovuta a Paolo VI che, con l’attuazione delle norme generali per l’Anno Liturgico e il nuovo Calendario Romano – promulgate con la lettera apostolica Mysterii Paschalis (14 febbraio 1969), e con l’esortazione apostolica Marialis cultus (2 febbraio 1974) – ha felicemente collocato la regalità di Maria a breve distanza dalla sua Assunzione in Cielo, facendola diventare una logica conseguenza del dogma promulgato da papa Pio XII nel 1950. Già i primi cristiani consideravano la Vergine degna di essere definita “Regina”: il primo ad attribuirle il titolo fu Efrem il Siro, teologo, scrittore e santo di origine siriaca vissuto nel IV secolo e dottore della Chiesa cattolica. In uno dei venti inni da lui dedicati alla Madonna così le si rivolge: “Vergine Augusta e Padrona, Regina, Signora, proteggimi sotto le tue ali, custodiscimi, affinché non esulti contro di me satana, che semina rovine, né trionfi contro di me l’iniquo avversario.” Il Concilio di Efeso del V secolo definì Maria Vergine Theotókos, “madre di Dio”. Da qui nacquero nei secoli molte forme di devozione popolare che culminavano con l’incoronazione di Maria Vergine Regina, spesso con corone preziose realizzate con oro e gioielli raccolti tra i fedeli come offerta penitenziale. La dignità regale di Maria non è uno dei tanti titoli mariani che le vengono attribuiti: è Regina in quanto Madre di Dio, perché Gesù, Dio e Uomo, è il Sovrano di tutto il Creato, e Sua Madre non può che essere parte della Sua regalità. Inoltre, lo è anche per il suo ruolo nella Nuova Alleanza, poiché ha scelto consapevolmente di essere madre del Salvatore e di soffrire con Lui l’agonia della Passione; Maria è la nuova Eva, strumento di redenzione e salvezza al fianco del Verbo incarnato. Maria viene definita Regina nel V mistero glorioso del Santo Rosario, in diversi punti delle Litanie Lauretane, in tre delle antifone mariane più note: Salve Regina, Regina Coeli e Ave Regina Coelorum.
Dal punto di vista iconografico, la Beata Vergine Maria Regina è sovente rappresentato come l’Incoronazione della Vergine e solitamente costituisce la scena finale dei cicli dedicati alla Madonna, dopo la morte e l’ascesa al cielo. Come tema autonomo è apparso per la prima volta nell’arte gotica, dapprima scolpito sui portali delle cattedrali, poi dipinto sulle pale d’altare destinate a luoghi di culto posti sotto il patronato della Vergine. Di solito la cerimonia dell’Incoronazione avviene nei Cieli ed è officiata da Cristo, che cinge con la corona il capo della Madre, seduta sullo stesso trono o inginocchiata davanti a lui. Frequenti sono anche le immagini in cui solo il Padre Eterno incorona Maria o quelle che raffigurano il Padre Eterno e il Figlio uniti in Trinità con lo Spirito Santo. La scena in genere avviene al cospetto della corte celeste ed è spesso affollata: il gruppo principale è di solito attorniato da angeli musicanti, santi, beati, martiri, patriarchi.
