Cronaca

Cadavere rinvenuto in un sacco a pelo, la verità dall’autopsia

ANVERSA DEGLI ABRUZZI - Chi era e com'è morto l'uomo ritrovato senza vita in un sacco a pelo, in località Castrovalva? Oggi il conferimento dell'incarico per l'autopsia.

ANVERSA DEGLI ABRUZZI – Chi era e com’è morto l’uomo ritrovato senza vita in un sacco a pelo, in località Castrovalva? Oggi il conferimento dell’incarico per l’autopsia.

Sarà l’anatomopatologo a dare le prime risposte alle tante domande che gravano sul ritrovamento di un corpo in avanzato stato di decomposizione nei pressi di un muretto di contenimento di una strada che porta a Castrovalva, frazione di Anversa degli Abruzzi. Le analisi che verranno compiute presso l’ospedale di Chieti dovranno chiarire com’è morto l’uomo, di età avanzata, e cercare di dare anche spunti utili sulla sua identità.
La prima ricognizione cadaverica non ha rilevato chiari ed evidenti segni di violenza, ma soprattutto il viso era sfigurato dalla lunga permanenza sul posto, si stima almeno una decina di giorni, che ha favorito l’attacco di animali selvatici che lo hanno reso sostanzialmente irriconoscibile. Questo però non fa escludere agli inquirenti la possibilità che possa trattarsi di omicidio. Perciò sarà determinante l’autopsia.
Bisognerà poi chiarire come il corpo sia arrivato in quella posizione e come mai è stato notato solo dopo tanto tempo. Si potrebbe trattare di un viandante, colto da malore durante un’escursione, nonostante l’età presunta, piuttosto avanzata. Forse l’uomo aveva cercato riparo nella grotta vicina e, dopo il decesso, il suo corpo è stato trascinato verso la strada dagli animali. L’ipotesi più cruenta è che invece l’anziano sia stato ucciso in un altro posto e poi scaricato a Castrovalva per occultare il corpo, rinvenuto solo lo scorso 30 luglio da due escursionisti che hanno notato cattivo odore lungo il tragitto e scoperto il sacco a pelo che conteneva il corpo. La zona è quindi rimasta sotto il presidio dei Carabinieri.
Al momento gli inquirenti mantengono il più stretto riserbo, in attesa dei chiarimenti che arriveranno dall’autopsia. Definite le cause della morte, però, si dovrà anche chiarire l’identità del cadavere e come sia possibile che non risultino denunce di smarrimento o assenze prolungate a carico di persone anziane nella zona. Un altra questione che consiglia agli inquirenti la massima prudenza e il riserbo che sta caratterizzando queste prime ore dal ritrovamento.

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