A Prati di Tivo gli impianti di risalita dovrebbero riaprire i primi di agosto. Accordo raggiunto
PRATI DI TIVO – Sembra essere giunti ai titoli di coda di una lunga vicenda che ha tenuto chiusi per oltre due anni gli impianti della cabinovia Prati di Tivo – Madonnina che dovrebbero, fino a prova contraria, tornare in funzione entro la prima settimana di agosto.
A condurre l’impianto per la stagione estiva, comprese le spese e il personale, sarà Marco Finori fino all’inizio della stagione invernale.
Sono stati anni di stop e chiusure, fino a qualche giorno fa, quando si è chiesto “uno sforzo per il superamento temporaneo delle divergenze in nome dell’interesse pubblico e delle richieste che sono arrivate dai Sindaci e dagli operatori turistici“- così il presidente della Provincia di Teramo, Diego Di Bonaventura.
Nel corso della riunione tra le parti coinvolte si è deciso di arrivare al più presto ad una definizione certificata, tecnica ed economica, degli interventi manutentivi previsti dalla legge, la Provincia intanto liquiderà alla GST 30 mila euro di spettanza della società che in questo modo potrà assicurare il pagamento del canone all’Asbuc.
Intanto anche questa estate vola via e e si aggiunge ad altre stagioni “ferme”: è da settembre 2020 che la cabinovia è chiusa, anche a causa delle restrizioni dettate dal Covid, e poi a seguire il groviglio di problemi giuridici, amministrativi e soprattutto per una vecchia storia “di incomprensioni” tra la Regione e l’Asbuc di Pietracamela.
La Madonnina, punto di partenza per ascese verso il Corno Piccolo, il Rifugio Franchetti e traversate dal lato occidentale del Gran Sasso, dovrebbe riaprire i primi di agosto. L’accordo raggiunto a Teramo riapre uno spiraglio per gli operatori turistici del territorio.
