VASTO – Appena il tempo di archiviare le polemiche per lo spostamento di Food Truck in funzione del Jova Beach Party, che riparte il confronto, stavolta sui temi ambientali. Associazioni preoccupate per dune, fratini e… Fosso Marino.
Estate calda a Vasto, non solo dal punto di vista climatico. Ad arroventare il confronto, politico e non, il tanto atteso Jova Beach Party, previsto sul litorale nelle giornate del 19 e 20 agosto. Evento atteso, si può dire, da tanto tempo, visto che l’ultima edizione utile naufragò causa problemi legati alla sicurezza. Quest’anno, invece, Jovanotti – Lorenzo Cherubini all’anagrafe – sarà a Vasto con il suo spettacolo che prevede un’organizzazione piuttosto impattante, anche per il gran numero di persone che affolleranno la spiaggia.
Per l’amministrazione di centrosinistra guidata dal riconfermato sindaco Francesco Menna sono prima arrivate le grane relative a polemiche e proteste sullo spostamento di alcuni Food truk, tradizionalmente “localizzati” in una zona a servizio del grande evento in programma. Con gestori poco propensi a spostamenti e opposizione all’attacco, l’amministrazione comunale ha dovuto trovare un accordo con gli stessi gestori per una diversa collocazione. Naturalmente non è finita qui. Le polemiche, stavolta alimentate dal “fuoco amico” delle associazioni, si è spostato sul tema ambientale.
Torna infatti il “famigerato” fratino, in realtà simpatico e “tipico” uccello, da sempre al centro delle battaglie ambientaliste, in concomitanza con i grandi eventi. Stesso tipo di preoccupazioni, infatti, sono state espresse in altri momenti, come nel caso dello spettacolo delle Frecce Tricolori. Ad ogni modo, il problema è sempre quello: eventi di così grande impatto disturbano e rischiano di danneggiare il pacifico fratino. Nell’ultima conferenza stampa, Stefano Taglioli, Gruppo Fratino Vasto e Soa, ha detto che “il Fratino che è il miglior indicatore biologico delle nostre spiagge che non stanno molto bene visto che è una specie che ha perso il 50% della sua presenza negli ultimi anni – a Vasto purtroppo quest’anno abbiamo avuto un solo nido proprio nella zona di Fosso Marino – e la cosa grave è che durante la nidificazione c’è stato lo spostamento del luna park in una zona di potenziale nidificazione del Fratino quando invece sulla Vinca era scritto che lo spostamento del luna park doveva avvenire al termine della nidificazione e dunque ci troviamo si fronte ad una incongruenza dal punto di vista ambientale sulla tutela del fratino in generale e anche particolare per la disposizione della Vinca che non è stata rispettata”. Per Stefano Allavena Lipu Abruzzo “le spiagge in generale in Italia sono state quasi distrutte e sono rimaste solo piccole zone superstiti dove sono rimaste flora e fauna di pregio come per esempio appunto il Fratino o la tartaruga di mare”. “È paradossale, per non dire assurdo, – è stato il commento di Piera Rosati – Presidente LNDC Animal Protection – che un tour che dice di avere come obiettivo la sensibilizzazione sulla tutela dell’ambiente sia responsabile della distruzione di interi ecosistemi. Lo stesso Jovanotti ha ripetuto spesso che le spiagge sono dei sistemi fragili, ma questo non gli impedisce di distruggerle radunando decine di migliaia di persone nello stesso luogo, con musica a tutto volume che sicuramente non è gradita dalle specie selvatiche che su quei luoghi fanno il nido o tentano di riprodursi. Come si fa a dichiararsi ambientalista e poi impattare in maniera così pesante sull’ambiente? Come si fa a vantarsi di pulire “20 milioni di metri quadrati di spiagge”, come ha fatto l’artista, se il motivo principale per la sporcizia saranno proprio i suoi eventi?”.
Rassicurazioni in una nota inviata dal sindaco Francesco Menna al ministro Cingolani, a cui si erano rivolte le stesse associazioni: “Il Jova Beach Party è stato, ed è ancora, oggetto di diverse interlocuzioni e riunioni al fine di addivenire allo svolgimento dello stesso mettendo in campo e rispettando tutte le autorizzazioni necessarie e dovute in termini di sicurezza, di incolumità pubblica, di rispetto dell’ambiente, e di quanto altro richiesto dagli organi competenti. Leggo, nelle missive che circolano sul web e sulla carta stampata, di spiagge stravolte, dune spianate e quanto altro possa ledere l’ambiente e/o stravolgere l’ecosistema costiero. Nulla di più erroneo e fuorviante per un concerto che, Le assicuro, si svolgerà in un’area che non è sottoposta a vincoli ambientali e che, come ho già sottolineato, si svolgerà nel pieno rispetto dell’ambiente marittimo e costiero, a me tanto importante quanto fondamentale da tutelare e difendere. Il Jova Beach Party, il 19 e il 20 agosto prossimo, sulla spiaggia di Vasto Marina è un concerto tanto atteso, visti anche i due anni di restrizioni e limitazioni a causa della pandemia da Covid 19, che sarà una grande festa per le famiglie, per i giovani e i meno giovani, e che richiamerà a sé migliaia di persone per una grande promozione turistica della nostra città e non solo e che soprattutto si svolgerà senza danno alcuno alla Natura e all’Ambiente. L’area del concerto inoltre non è né riserva, né Sito di interesse comunitario, né una grande duna, ma è semplicemente un’area demaniale che l’estate vede la presenza di migliaia di bagnanti. Vasto, la Città che mi onoro di amministrare è, come forse a Lei noto, rinomata e famosa anche per le sue splendide Riserve (Punta Aderci e Marina di Vasto) e per il suo delicato ed importante ecosistema che Le assicuro, è e sarà mia premura tutelare e difendere sempre. Confido nella Sua lungimiranza, nella Sua serietà e nella Sua capacità di discernimento, e sono certo che non prenderà atto e in considerazione queste denunce prive di fondamento, e funzionali solo alla critica e agli attacchi da parte di ambientalisti che, Le assicuro, mai ho visto al mio fianco e al fianco dell’Amministrazione, nelle battaglie contro la cementificazione selvaggia o l’opposizione ai poteri forti”.
