Necrologio

Addio a Luca Serianni, storico linguista

È morto Luca Serianni, noto linguista, investito il 18 luglio scorso a Ostia, mentre attraversava la strada sulle strisce pedonali.

Non ce l’ha fatta il linguista Luca Serianni. La famiglia annuncia la scomparsa: lo scorso 18 luglio, a Ostia, Serianni era stato travolto da un’automobile.

È morto Luca Serianni, noto linguista, investito il 18 luglio scorso a Ostia, mentre attraversava la strada sulle strisce pedonali. Si è spento alle 9.30, fa sapere la famiglia che ringrazia “tutti coloro che in questi giorni hanno manifestato il loro affetto”.
I familiari e gli amici “esprimono la loro personale gratitudine al personale sanitario dell’Ospedale San Camillo di Roma“.

Luca Serianni, celebre studioso di lingua italiana, ha insegnato a Roma, all’Università La Sapienza per quasi 40 anni, dal 1980 al 2017. Vice presidente della Società Dante Alighieri, era socio nazionale dell’Accademia dei Lincei, dell’Accademia della Crusca e dell’Arcadia, della Casa di Dante di Roma e direttore delle riviste “Studi linguistici italiani” e “Studi di lessicografia italiana”.
Negli anni, Serianni si è affermato come uno dei più influenti linguisti italiani, autore di numerosi testi sulla grammatica che hanno fatto la storia recente della linguistica.
Autore di una fortunata “Grammatica italiana” (Utet), volume più volte ristampato, ha inoltre curato, con Pietro Trifone, una “Storia della lingua italiana” in tre volumi (Einaudi, 1993-94).

La rettrice Antonella Polimeni a nome suo personale e di tutta la comunità universitaria esprime “profondo cordoglio per la scomparsa di Luca Serianni, docente emerito della Sapienza, illustre linguista e filologo, punto di riferimento nella cultura nazionale per gli studi sulla lingua italiana”.
“Alla Sapienza ha insegnato Storia della lingua italiana fino al 2017, anno del suo pensionamento. Maestro amatissimo dagli allievi, ogni suo corso si concludeva con la standing ovation degli studenti. Nel 2014, dopo quarant’anni di attività didattica e accademica, aveva tenuto in una gremita aula 1 della Facoltà di Lettere la sua lezione di congedo, dal titolo Insegnare l’italiano nell’università e nella scuola. Tra le altre cose, in quell’occasione Serianni affermava che ‘Chi ha scelto di fare l’insegnante non può prendersi il lusso di essere pessimista’ e manifestava il suo scetticismo sull’insegnamento a distanza”, si legge nella nota.

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