Politica

Elisabetta De Blasis europarlamentare, la cardiologa aquilana vicina a Bruxelles

Elisabetta De Blasis fuori dal Consiglio comunale, ma per lei potrebbero aprirsi le porte del Parlamento europeo. Tornano d'attualità politica le elezioni europee del 2019, ecco perché.

Svanite le possibilità di rientrare in Consiglio comunale, per Elisabetta De Blasis si stanno per riaprire le porte dell’Europa.

Le amministrative 2022 non sono state molto fortunate per Elisabetta De Blasis, candidata con Forza Italia, dopo numerosi cambi di casacca con l’attraversamento di buona parte dei partiti di centrodestra. Con 69 voti, infatti, la cardiologa aquilana si è vista annullare le possibilità di rielezione in Consiglio comunale. Non si può però dire che la sua carriera politica sia al capolinea. Infatti potrebbero riaprirsi per lei le porte del Parlamento Europeo, paradossalmente – però – in quota Lega.
Per capire bene il paradosso politico, però, dobbiamo fare qualche passo indietro.
Era il 2017 quando Elisabetta De Blasis è stata eletta in Consiglio comunale a L’Aquila, tra le fila di Forza Italia. L’anno dopo, però, l’exploit della Lega, che alle elezioni politiche e alle regionali ha fatto registrare grandi numeri che hanno attratto molte personalità politiche, tra cui proprio Elisabetta De Blasis, passata col Carroccio a maggio 2018. E proprio con la Lega arriva la candidatura al Parlamento Europeo dell’anno successivo. In questa sede, forte dell’appoggio dello Stato Maggiore della Lega in Abruzzo, la cardiologa aquilana supera i 20mila voti, risultando la seconda dei non eletti, dietro Vincenzo Sofo. Un’avventura che sembrava definitivamente archiviata. Nel 2020, quindi, nuovo “giro di giostra” per l’ex FI che diventa anche ex Lega, passando tra le fila di FdI. Quindi, il ritorno al punto di partenza, con Forza Italia, a febbraio 2022 e poi alle successive elezioni amministrative, dov’è stata candidata dalla stessa lista, con i risultati già detti.
Ma cosa ha riaperto i giochi per il Parlamento europeo?

Torniamo alle elezioni europee con la Lega; De Blasis, si diceva, con poco più di 20mila voti, è stata la seconda dei non eletti, dietro Vincenzo Sofo, calabrese trapiantato a Milano, anch’egli passato dalla Lega a FdI, entrato nell’Europarmento un anno dopo le elezioni. Da quel momento, Elisabetta De Blasis è la prima dei non eletti. Significa che alla prima “defezione” di un leghista, lei entrerebbe di diritto, pur ormai essendo tornata a Forza Italia. E l’ipotesi di ulteriori defezioni è tutt’altro che peregrina. Non sfuggono infatti i movimenti della Lega in Campania, che alle prossime elezioni politiche del 2023 (ammesso che non si voti prima) vorrebbe candidare il coordinatore regionale, Valentino Grant, attualmente europarlamentare. In caso di elezione (abbastanza scontata, visto il peso politico di Grant) in Senato, lo stesso coordinatore dovrebbe dimettersi dal Parlamento europeo, lasciando il posto proprio ad Elisabetta De Blasis, fino al 2024, quando ci saranno le elezioni per il rinnovo dell’Europarlamento.

Insomma, per Elisabetta De Blasis, oggi di Forza Italia, si prepara un posto (anche se solo per qualche mese) al Parlamento europeo. Un posto che però è della Lega. I paradossi della politica.

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