Cultura

Tutti i Santi giorni, 6 luglio: Santa Maria Goretti

Santa Maria Goretti per la rubrica "Tutti i Santi giorni" del 6 luglio.

Santa Maria Goretti per la rubrica “Tutti i Santi giorni” del 6 luglio.

Il 6 luglio si ricorda Santa Maria Goretti. Santa Maria Teresa Goretti nacque a Corinaldo, in provincia di Ancona, 16 ottobre 1890, figlia dei contadini Luigi Goretti e Assunta Carlini, seconda di sei figli. Il 12 dicembre del 1896 la famiglia emigrò nell’agro pontino, dove il padre morì di malaria. Marietta, com’era chiamata affettuosamente dai suoi cari, per contribuire all’economia della casa, si dedicò alla vendita delle uova e dei colombi nella lontana Nettuno, al trasporto dell’acqua, alla preparazione delle colazioni per i lavoratori nei campi, al rammendo del vestiario. Non poté più andare a scuola, che già frequentava saltuariamente. Era molto religiosa, tanto che i compaesani la definivano «un angelo di figliola».
La vita di Maria fu segnata da un tragico avvenimento: il 5 luglio del 1902, alle ore 15.30, presso le Ferriere di Conca, Alessandro Serenelli, un ragazzo poco più grande di lei, la assalì e tentò di compierle violenza. La fanciulla oppose un fermo rifiuto e il giovane la colpì più volte con un punteruolo. I medici riscontrarono sul suo corpo quattordici ferite gravi e quattro contusioni. Santa Maria Teresa fu trasportata all’ospedale dei Orsenico di Nettuno, ma in seguito alla copiosa perdita di sangue e della sopravvenuta peritonite, morì, perdonando il suo assalitore. Aveva solo 12 anni. Alessandro Serenelli fu processato e condannato a trent’anni di carcere, di cui tre in isolamento speciale. Il terzo anno di segregazione, nel dicembre 1906, fece un sogno: vide Maria, in un campo di gigli, che gli veniva incontro e gli porgeva quei fiori; ogni volta che ne prendeva uno – quattordici, come i colpi che le inferse – si tramutavano in lingue di fuoco. Il mattino dopo raccontò il sogno al cappellano del carcere e fu quello l’inizio della sua conversione. Dopo aver scontato 27 anni di pena, uscito dal carcere volle recarsi dalla madre di Maria a chiederle perdono: era il Natale del 1934; la donna accettò, visto che la figlia l’aveva perdonato già in punto di morte. Alessandro lavorò poi come ortolano, anche in vari conventi cappuccini. Morì il 6 maggio 1970, a 88 anni, ormai riconciliato col suo passato.
Il 31 maggio del 1935 iniziò il processo informativo per la canonizzazione di Santa Maria Goretti. Il 25 marzo del 1945 papa Pio XII riconobbe l’autenticità del suo martirio e la beatificò il 27 aprile del 1947. Fu poi canonizzata dallo stesso pontefice il 24 giugno del 1950.

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Dopo la canonizzazione l’ampia attività letteraria ed artistica sulla Santa, già copiosa per la tragica vicenda biografica, si è arricchita in maniera progressiva andando a toccare ambiti diversi, dal teatro, all’album di fumetti al recital, quadri, miniature, nonché ad un elevato numero di santini di Santa Maria Goretti, con i tratti somatici delle ragazze del luogo in cui ne avveniva l’edizione. La prima testimonianza iconografica è quella del pittore nettunese Giuseppe Brovelli Soffredini, datata 1929: pare che l’artista fu accompagnato nella stanza riservata alle donne dell’ospedale di Nettuno e, rimasto molto colpito dalla bambina morta, ne fece un piccolo disegno. Fu proprio questo schizzo ad essere utilizzato quando venne commissionato un quadro per la causa di beatificazione dai Padri Passionisti. Il pittore cercò di ottenere un’immagine più veritiera possibile, chiedendo aiuto anche alla madre di Maria Goretti, e sebbene il ritratto risulti addolcito e idealizzato, vi si scorge “una tipica sembianza di vergine cristiana, pura come un angelo e forte come un leone, ingenua e mite, ma quasi fiera e appassionata di purezza”. Nel 1938, Padre Mauro dell’Immacolata, postulatore della Causa di Maria Goretti, incaricò le suore Francescane Missionarie di Maria, esperte di pittura, di creare un’immagine con simboli di purezza e di martirio, giglio e palma, e sullo sfondo di una campagna il santuario di San Rocco a Nettuno. Da entrambe le immagini viene fuori un’iconografia della santa bambina che ha fatto il giro del mondo.
Curiosità: nel giorno della memoria di Santa Maria Goretti, il 6 luglio 2013, il settimanale Famiglia Cristiana ha pubblicato per la prima volta la fotografia, probabilmente l’unica, che ritrae la piccola martire. L’immagine è frutto di una paziente ricerca di cinque anni, condotta da Ugo De Angelis, un architetto, storico e consulente della Congregazione per la dottrina della fede.

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