Il ricordo di Oscar Valente, scomparso lo scorso Ferragosto a Tagliacozzo. Una partita a lui dedicata, con i colori che amava di più dopo quelli rossoneri: biancoverdi per il Tagliacozzo e rossoblù per il Villa San Sebastiano.
Ci sono accadimenti che cambiano la prospettiva di alcune persone. Uno di questi è avvenuto nel ferragosto del 2021, a Tagliacozzo, quando nel sano caos estivo del paese turistico è scomparso prematuramente Oscar Valente.
Osca, come egli stesso si pronunciava raccontando le Sue gesta sportive.
Dallo scorso agosto rimaneva nel cuore di tanti il suo sorriso, la sua ironia e i suoi ricordi, che amava raccontare alle giovani generazioni e anche alle meno giovani che, evidentemente, le conoscevano già.
Lo scorso sabato 25 giugno, dopo settimane di un autentico tran tran senza cerimonie social, si sono ritrovati due gruppi di amici che con casacche diverse hanno voluto ricordare l’amico, il compagno di squadra, l’allenatore e il conoscente, ma anche il compagno delle lunghe corse in bicicletta o dei tanti caffè consumati insieme.
I due gruppi hanno fatto visita al cimitero, hanno consegnato alla moglie Piera una maglia del Milan, vincitore dello scudetto, autografata da Paolo Maldini, hanno indossato le casacche con i colori cui Oscar teneva di più, dopo quelli rossoneri: biancoverdi del Tagliacozzo da una parte e rossoblù del Villa San Sebastiano dall’altra, senza antagonismo sportivo per una volta, ma uniti dall’alto da Oscar che, tra le nuvole, si sarà lamentato dello scarso agonismo seppur gongolando nel vedere quell’intimo clamore a lui dedicato.
Tre generazioni unite nel ricordo di una persona e dalla memoria di un tempo che in Abruzzo, molto spesso, sembra si sia fortunatamente fermato o che, ancora meglio, sembra sospeso nei sentimenti delle persone che vogliono mantenere in vita il ricordo e tramandare gli insegnamenti ricevuti dai più adulti. Le azioni, quando sono semplici e naturali, portano sempre la palla in rete.
