Abruzzo

Credito d’imposta, proroga per Cratere 2016 al vaglio dell’UE

Credito d'imposta Cratere Centro Italia, Liris: "Proroga misura al vaglio dell'UE".

Credito d’imposta Cratere Centro Italia, Liris: “Proroga misura al vaglio dell’UE”.

“Si fa sempre più concreta l’ipotesi di proroga della misura del credito d’imposta sugli investimenti per le imprese del cratere del Centro Italia 2016, anche e soprattutto grazie all’impegno dell’europarlamentare Raffaele Fitto, che ringrazio per l’impegno”. Lo afferma l’assessore regionale al Bilancio Guido Liris, dopo che stamattina a Bruxelles si è tenuto un incontro definito costruttivo presso gli Uffici della Commissione Europea. “La misura, approvata con la legge n. 233 del 29 dicembre 2021 in attuazione del Pnrr, non è ancora operativa, in quanto in attesa di autorizzazione da parte della Commissione Europea all’interno del quadro temporaneo per le misure di aiuto di Stato”, spiega Liris. “L’iter di questa autorizzazione dovrebbe essere concluso entro la fine del mese di giugno, dando finalmente risposta alle migliaia di imprese, soprattutto piccole e medie, che hanno già effettuato importanti investimenti dovendo affrontare le conseguenze negative del terremoto, poi il Covid, ed ora la guerra in Ucraina”, rileva l’assessore. “Sulla proroga della misura”, sostiene Liris, “possiamo a questo punto dirci ottimisti”.
“Al centro dell’incontro di oggi”, aggiunge l’assessore, “anche la misura ‘Decontribuzione Sud’ sul quale Fitto ha ribadito la necessità di giungere ad una soluzione nei tempi più rapidi possibili, visto che scadrà il 30 giugno prossimo. Anche in questo caso da parte della Commissione sono state riscontrate massime disponibilità e cooperazione per giungere ad un accordo e per questo auspichiamo che il Governo italiano notifichi presto una nuova misura che permetta ad imprese e lavoratori del Mezzogiorno d’Italia di continuare ad utilizzare questo strumento dando prospettive stabili di crescita alle regioni del Sud”. “Due partite decisive”, rileva infine Liris, “che dimostrano l’importanza delle relazioni politiche tra i livelli territoriali e quelli comunitari, l’affinità tra governi regionali e rappresentanti in Parlamento europeo”.